San Michele, il cantiere per la materna slitta

La ditta ha chiesto altri 120 giorni per la difficoltà di trovare i materiali. Il Comune ne ha concessi 60: "Niente paura, pronta a settembre"

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Non arrivano i materiali, la fine dei lavori per la nuova scuola di San Michele slitta in avanti. È purtroppo un copione noto: il settore edile, sotto pressione per il grande lavoro dovuto ai bonus per le ristrutturazioni e alle prese con gli aumenti dei costi legati al rincaro dell’energia e alla situazione bellica, fatica a reperire i materiali. In un quadro generale in cui è diventato difficile trovare anche il bitume per le strade, sempre più spesso la fine dei lavori slitta. Succede anche a San Michele, dove i lavori per la costruzione della nuova scuola dell’infanzia nel parco pubblico in via Pietro da Rimini sono in corso dall’autunno del 2020. La fine era prevista per dicembre 2021, ma è slittata in avanti. Anche il nuovo termine fissato però, ovvero il 4 maggio scorso, è passato senza che i lavori siano terminati. E nei giorni scorsi la ditta ha chiesto una proroga: "A seguito dell’attuale situazione del mercato molti materiali occorrenti al completamento dei lavori, i cui ordini sono stati evasi diversi mesi fa, stanno subendo forti ritardi di consegna che pregiudicano inevitabilmente il rispetto della scadenza contrattuale dei lavori – si legge nella richiesta arrivata al Comune –. Le forti richieste di alcune tipologie di materie prime e attrezzature legati agli interventi di superbonus nonché le recenti drammatiche condizioni geopolitiche, con conseguente pressione inflattiva su tutto il territorio europeo, in particolare sull’Italia in ragione della propria limitata indipendenza energetica, sono tra le cause di questi ritardi".

La ditta aveva chiesto una proroga di 120 giorni, che però avrebbe comportato l’impossibilità di aprire la scuola per il nuovo anno scolastico a settembre, stravolgendo i piani del Comune. E così Palazzo Merlato ha concesso ’solo’ altri 60 giorni: i lavori dovranno essere terminati entro il 3 luglio. "L’obiettivo di aprire a settembre lo raggiungeremo, gli uffici me lo hanno assicurato – dice Livia Molducci, assessora all’Infanzia –. Il nodo è legato al reperimento dei materiali, è un problema generale: c’è anche il tema dell’aumento dei costi, tutto è aumentato e in generale il Comune dovrà prelevare soldi dai fondi di risparmio e da quelli per gli imprevisti". Tornando alla scuola, Molducci assicura che "il cantiere è abbastanza avanti e non credo che ci saranno altri problemi. Noi la consideriamo aperta a settembre". Sperando che nessun altro imprevisto intralci il percorso.

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