Gabriele Zoli, presidente del comitato cittadino
Ravenna, 16 luglio 2018 - Un supermercato per le Ville Unite. San Pietro in Vincoli si prepara ad accogliere un Conad di 1.000 metri quadri proprio nel centro del paese: un investimento da 5 milioni per il gruppo, che sostituisce il punto vendita già presente con un altro molto più grande. La sede sono le ex scuole elementari di San Pietro in Vincoli lungo via Farini, abbandonate da tempo. Un angolo nel degrado destinato ora a diventare qualcosa di diverso: «L’edificio è chiuso e inutilizzato da 25/30 anni, ovvero da quando c’è il nuovo plesso scolastico – spiega Gabriele Zoli, presidente del comitato cittadino –. Da anni e anche ora ci sono problemi di degrado per chi vive vicino, legati agli animali che albergano nell’appezzamento. Siamo felici di questa novità in arrivo in paese: il supermercato creerà anche tanti nuovi posti di lavoro».
Negli ultimi mesi Conad ha acquistato il terreno, che in passato era stato del Comune. L’edificio delle ex scuole verrà completamente abbattuto per edificare il nuovo supermercato. Allo stesso modo Conad ha acquistato anche l’edificio del bar della Casa del Popolo, che verrà anch’esso abbattuto e utilizzato per ampliare l’area del supermercato. Non mancherà poi un parcheggio con un centinaio di posti, alcuni dei quali esterni e altri interrati. «I lavori inizieranno a breve, nel giro di pochi mesi – spiega Luca Panzavolta, amministratore delegato di Conad –. Calcoliamo che dureranno un anno, e di aprire il nuovo supermercato verso l’autunno del 2019. Attualmente il nostro punto vendita di San Pietro in Vincoli impiega 30 persone, col nuovo supermercato però si arriverà a 50. Quello utilizzato ora verrà chiuso e poi vedremo, diventerà qualcos’altro».
È solo l’ultimo investimento di Conad sul territorio: da mesi è infatti annunciato il nuovo centro che sorgerà anche a Lugo, nell’ex acetificio Venturi: «È un periodo di grandi investimenti per noi su tutto il territorio, da Ravenna a Forlì e a Cesena – prosegue Panzavolta –: è così che abbiamo deciso di aggredire definitivamente la crisi»