Ravenna, la residenza per anziani Santa Teresa e Covid-free

Sono riprese le visite dei familiari agli ospiti della struttura

Ravenna, la residenza per anziani Santa Teresa e Covid-free

Ravenna, la residenza per anziani Santa Teresa e Covid-free

Ravenna, 29 settembre 2020 - Sono riprese le visite dei familiari agli ospiti della casa residenza anziani 'Santa Teresa' di Ravenna, dichiarata Covid-free, dopo che gli ultimi quattro positivi si sono negativizzati e torna la vita normale, pur con le accortezze volte a prevenire ogni eventuale forma di contagio futuro e con un’organizzazione puntuale su ogni aspetto della vita comunitaria.

“Società Dolce – spiega Pietro Segata, presidente della cooperativa che gestisce la Cra - ha saputo da subito applicare ogni procedura e protocollo, per evitare e limitare l’impatto devastante del Covid-19 sugli ospiti, sui loro parenti, sui fornitori e sugli oltre sessanta operatori, con le loro famiglie, in un momento in cui nulla si sapeva di preciso del virus. Le nostre esperienze di gestione di servizi sanitari, non comuni tra le cooperative sociali e la forte motivazione e dedizione al lavoro del personale, ci hanno senz’altro facilitati nell’adeguare immediatamente la struttura sotto ogni profilo e metterla nella condizione di fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Tutto, in stretto e diretto confronto con le autorità sanitarie locali e l’amministrazione comunale e regionale.”

È grazie a questi sforzi e all’immediata adozione di strumenti e azioni opportuni, come il distanziamento tra le persone, l’uso di mascherine e le ripetute disinfezioni degli ambienti, con costi di cui la cooperativa si è fatta interamente carico, se si è riusciti a tenere distante e distinto il virus, tra i 62 ospiti della Cra.

“Abbiamo dovuto affrontare anche momenti critici – afferma Stella Coppola, responsabile area Centro di Società Dolce - come il breve lockdown successivo a una ripartenza che ci aveva fatto ben sperare. Quattro tamponi positivi, due operatori e due ospiti, tutti negativi dopo soli sei giorni, guariti con conferma a cadenza ravvicinata di tamponi eseguiti per altre tre volte su tutti gli ospiti e il personale della struttura. Oggi, col Covid-19 dobbiamo convivere, adottando ogni strumento e azione per evitare il contagio.”

Ed è questa, la sfida per i prossimi mesi: l’equilibrio tra prudenza organizzativa e dignità degli ospiti non autosufficienti, fragili e a rischio. Via libera, allora, alle visite scaglionate e monitorate, con mascherine e guanti, alla presenza di psicologo e animatore per supportare chi attraversa un momento di difficoltà, nel rispetto delle regole di prevenzione e sicurezza.