Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice, ieri a Sant’Agata sul Santerno, alla simbolica posa della prima pietra della nuova e temporanea struttura che ospiterà la caserma dei carabinieri. Una struttura autonoma di circa 80 metri quadrati, situata in largo Beatrice Manzoni Ansidei, caratterizzata dall’utilizzo di moduli prefabbricati con pareti in acciaio e dotata di tutti i servizi: dagli uffici (anche per disabili) alle camerate, dalla guardiola alla sala d’attesa, fino alla cucina interna e ai servizi igienici. La breve cerimonia ha visto la presenza, oltre che del sindaco Enea Emiliani e dei colonnelli Fabio Coppolino e Andrea Lachi, rispettivamente vice comandante del comando legione carabinieri Emilia-Romagna e comandante provinciale dei carabinieri di Ravenna, del capitano Cosimo Friolo, comandante della Compagna di Lugo, e di Giuseppe Torina, neo comandante della stazione dell’Arma di Sant’Agata.
L’infrastruttura sorgerà su un’area concessa per 10 anni in comodato d’uso gratuito dal Comune con un costo, interamente a carico dell’Arma, di 125mila euro. Sostituirà la precedente stazione, danneggiata dall’alluvione di maggio: da mesi infatti l’Arma è ospitata a Massa Lombarda. Dopo la cantierizzazione avviata lo scorso 23 ottobre, i lavori sono ufficialmente partiti lunedì. Si prevede che la struttura sarà completata entro la fine dell’anno. "Nonostante gli sforzi dello stesso personale dell’Arma e di tanti volontari – ha detto ieri il sindaco Enea Emiliani –, la caserma, benché ripulita dal fango, è rimasta inservibile, di fatto rendendo necessario un dislocamento del personale. Non poter usufruire in paese di una caserma è un grosso limite, perché la forza dell’Arma è anche legata alla sua capillare presenza sul territorio". Il sindaco spiega poi come l’iter ha avuto inizio: "Era necessario capire se la ‘vecchia’ caserma, di proprietà di un privato, fosse ristrutturabile in tempi brevi. Purtroppo non era possibile. Pertanto, tramite la Prefettura, abbiamo contattato i vertici regionali dell’Arma per individuare sul territorio soluzioni alternative, rapide e allo stesso tempo valide. La scelta è ricaduta su quest’area, nella fattispecie un parcheggio pubblico che, come tale, rispetta gli standard urbanistici per la realizzazione di costruzioni di interesse pubblico. L’Arma ci ha proposto la realizzazione di un prefabbricato. Sarà all’avanguardia, confortevole e apprezzabile anche dal punto di vista estetico". Non manca infine una sorta di suggestione: "L’area in cui sorgerà questa caserma temporanea potrebbe essere la stessa in cui poi poterne realizzarne, perché no, una definitiva, in quel caso magari di proprietà pubblica. Anche se non è da escludere che, una volta ricevuti gli indennizzi dallo Stato, la proprietà privata della precedente struttura decida di sistemarla".
Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la Green Living Ltd, mentre l’impresa esecutrice è la Eco System Puglia. "Stiamo dando vita – spiega l’architetto – a un’opera temporanea, anche se è stata progettata come stabile. Per l’Arma è la prima struttura in Italia a essere realizzata utilizzando container navali. Sarà una struttura in acciaio Corten resistente e autosufficiente, che un domani potrà essere tranquillamente smontata in un paio di giorni e rimontata altrove". La caserma sarà almeno un metro al di sopra del livello del terreno, per prevenire i danni in caso di future inondazioni.
l.s.