
Sarà una corsa contro il tempo perché primaria e materna di Savarna siano pronte per l’inizio dell’anno scolastico. Sono infatti tra gli edifici colpiti il 22 luglio dalla tromba d’aria che ha causato danni ingenti. "Nido e materna – spiega Enrico Benzoni, presidente del comitato cittadino – hanno subito danni lievi, soprattutto nella recinzione esterna e con lavori limitati per settembre saranno pronti".
Diverso il discorso per la primaria che si trova in piazza Italia, dove il fortunale ha abbattuto tutti i pini presenti. "Qui – prosegue Benzoni – bisognerà rifare il tetto, ed è già stato effettuato un primo sopralluogo. Forti danni hanno subito anche una piccola dependance che veniva utilizzata come deposito, e che verrà definitivamente smantellata, e parte del giardino della scuola. Si sta facendo di tutto per ripristinare il tetto entro settembre, mentre il recupero del giardino potrebbe richiedere più tempo". La conferma arriva dall’assessora Federica Del Conte: "Gli uffici stanno lavorando senza sosta e con la massima urgenza – assicura – con questo obiettivo. Anche se il tempo è pochissimo e le variabili possono essere tante. Siamo impegnati a comprimere i tempi al massimo, utilizzando risorse comunali che auspichiamo ci verranno restituite dalla Regione o dal Governo".
A preoccupare particolarmente i cittadini di Savarna è anche la questione del verde. "In piazza – sottolinea il presidente del comitato cittadino – non ci sono più alberi. Vorremmo che il verde fosse ripristinato al più presto e non solo con piante che impiegheranno 30 anni per crescere. Si potrebbero dare incentivi ai cittadini che intendono piantare un albero, dando anche indicazioni sulla tipologia". La località si sta liberando gradualmente dei rifiuti prodotti dal fortunale: sono state ritirate le ramaglie, i rifiuti ingombranti, rimangono alcuni cumuli di macerie che vengono rimossi da una ditta incaricata da Hera. Nessuna risposta è ancora arrivata invece da Telecom ai cittadini, tanti, che continuano a essere ancora senza telefono e senza internet. "Infine – conclude Benzoni – siamo in attesa di sapere come chiedere gli indennizzi per i danni subiti".