
Ad eseguire l’arresto la Guardia di Finanza (repertorio)
Due tipi di droga, uno già suddiviso in dosi, per i ragazzi di un noto stabilimento balneare di Milano Marittima. Per la precisione quasi 19 grammi di cocaina in 14 dosi. Oltre a un panetto da quasi 25 grammi di hashish. Uno sballo prêt-à-porter per le notti in riviera stroncato sabato scorso dalla guardia di Finanza con l’arresto di un 40enne di origine tunisina, senza precedenti penali, in Italia senza fissa dimora e ora ospitato a Cesena da un’amica.
Dopo un week-end trascorso in custodia precautelare in cella, ieri mattina l’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Martini, davanti al gip Janos Barlotti si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, dopo averne convalidato l’arresto, ne ha disposto i domiciliari dall’amica cesenate (la procura aveva chiesto il carcere) prescrivendogli di non allontanarsi senza l’autorizzazione del tribunale e di non ricevere in casa persone diverse da chi abita lì e dal suo difensore.
Come ricapitolato dal gip nella sua ordinanza, l’arresto è stato eseguito quando i finanzieri della Tenenza di Cervia hanno notato verso le 19.30 il 40enne muoversi circospetto tra la gente: aveva le stesse caratteristiche somatiche di un uomo segnalato dopo essersi avvicinarsi in bici ad alcuni ragazzi senza apparente motivazione. A quel punto i militari si sono avvicinati: il 40enne allora si è palesemente innervosito. Poco dopo i finanzieri hanno verificato che addosso aveva la droga poi sequestrata oltre a 160 euro in banconote di piccolo taglio. Il narcotest ha reagito positivamente: era proprio droga quella che aveva addosso. Arresto in flagranza legittimamente eseguito, dunque.
Per il gip si tratta di quantitativi "non irrilevanti" ma "nemmeno così significativi": ecco perché in fase cautelare non è stata applicata la custodia in carcere. carcere. In ogni caso, per il giudice l’intenzione di cedere a terzi di quella roba, emerge chiaramente dalla diversa tipologia di sostanze che il 40enne aveva a disposizione (si poteva insomma scegliere lo sballo più consono alla serata che si voleva fare); dal fatto che la cocaina fosse già stata suddivisa in dosi; e dai vari avvicinamenti repentini a giovani sconosciuti, peraltro proprio sotto agli occhi dei militari ben piazzati per tenere d’occhio il tunisino. Lo stesso 40enne, rimanendo in silenzio davanti al gip, non ha fornito alcun contributo per una ricostruzione diversa da quella tratteggiata dalle Fiamme Gialle.
Nel complesso per il gip esiste un pericolo concreto di reiterazione di reati analoghi, soprattutto in ragione delle modalità di avvicinamento dei giovani clienti e del fatto che il 40enne potesse disporre di canali di approvvigionamento di diversi tipi di stupefacente.
Tra le prescrizioni imposte, anche quella di non comunicare con nessuno con qualsia mezzo: telefono o computer che sia.