Scontro sugli sbarchi a Ravenna

È muro contro muro in Regione sugli sbarchi, dopo la denuncia portata in Assemblea legislativa dall’assessore al Welfare Igor Taruffi. Il centrodestra rifiuta l’allarme lanciato dalla giunta sul moltiplicarsi degli arrivi di migranti e vota contro la risoluzione approvata coi soli voti della maggioranza. "Il centrosinistra e la giunta hanno due morali: quando a dover accogliere sono gli altri si grida e si dice che è un obbligo morale; quando ad accogliere, come in questo caso, deve essere la Regione Emilia-Romagna si cerca di fare lo scaricabarile", è la posizione espressa Fratelli d’Italia durante il dibattito. Per il meloniano Giancarlo Tagliaferri "è impossibile pensare che tutta l’immigrazione pesi su un solo Comune, Lampedusa. Nell’accogliere chi è sbarcato a Ravenna questa Regione ha fatto solamente il proprio dovere, non c’è un governo cattivo e una Regione buona". Secondo il capogruppo leghista Matteo Rancan il centrosinistra regionale "è incoerente: quando è al governo, il tema immigrazione non esiste; quando governano gli altri, non fa che parlarne. In otto anni la giunta non si è mai lamentata di nulla quando la situazione degli sbarchi era peggio di quella attuale, ma lo fa ora che c’è un governo di centrodestra". La maggioranza fa invece propri i dubbi e i sospetti di Stefano Bonaccini e della sua giunta sugli sbarchi a Ravenna. Per il dem Antonio Mumolo gli arrivi in Romagna "sembrano frutto di una strategia governativa che produce conseguenze: prolungare il viaggio dei migranti salvati in mare, aumenta le loro sofferenze e i costi".