Droga a Ravenna, la polizia cerca scooter rubati e trova un quintale di hashish

Gli agenti hanno perquisito una villetta a Massa Lombarda: hanno così scoperto il maxi stupefacenti e proiettili da guerra

Massa Lombarda (Ravenna), 25 novembre 2022 - Padre e figlio, originari del salernitano, arrestati. La polizia ha scoperto un deposito di droga in una villetta nelle campagne di Massa Lombarda, in Romagna, perquisita a fine ottobre dagli investigatori della Polstrada di Bologna, assieme ai colleghi di Ravenna, che cercavano degli scooter elettrici rubati. Tra le sostanze scovate: un quintale di hashish, cocaina e proiettili da guerra. Il padre, proprietario di casa, è agli arresti domiciliari per probelmi di salute. Il figlio, invece, 27enne pregiudicato già era agli arresti, è stato arrestato. 

Cercano scooter rubati e trovano un quintale di droga nel Ravennate: arrestato 27enne
Cercano scooter rubati e trovano un quintale di droga nel Ravennate: arrestato 27enne

Nella dependance, gli agenti hanno trovato molto di più che cinque scooter: un deposito da narcotrafficante che nascondeva un quintale di hashish in panetti da un etto l'uno, 13 chili di marijuana in sacchi da 4 chili, 56 grammi di cocaina, quattro bilancini di precisione e 42 proiettili da guerra calibro 38 e 9. A spingere gli investigatori nella villetta in campagna è stato un furto di scooter elettrici risalente ad ottobre scorso. Già a luglio, infatti, la stradale di Bologna aveva recuperato in zona Roveri nove motocicli elettrici, parte di un maxi-furto di 19 moto ai danni della concessionaria Seat di Villanova di Castenaso. I nove motorini recuperati erano stipati all'interno di un autocarro rubato e pronti per essere portati via e riciclati.

Le indagini, coordinate dalla pm di Bologna, Anna Sessa, hanno condotto gli agenti, che seguivano i movimenti dei dieci scooter ancora in possesso dei ladri, alla villetta di Massa Lombarda, dove, in un container, sono stati ritrovati cinque dei dieci motocicli rubati. Il ragazzo ha subito ammesso: "È mia", ha confessato, per poi collaborare. Ha riconsegnato così agli agenti altri quattro scooter che teneva in un magazzino al Pilastro, a Bologna. Il sostituto procuratore, Silvia Ziniti, ha autorizzato l'arresto dei due uomini, disponendo la custodia in carcere del figlio e gli arresti domiciliari al padre per gravi motivi di salute, provvedimenti convalidati dal Tribunale di Ravenna.