Scuola, ancora troppi precari "Servono risorse, non tagli"

L’allarme di Flc Cgil a pochi giorni dalla prima campanella. 273 i docenti a tempo determinato "Dati che smentiscono clamorosamente l’annuncio sul piano straordinario di stabilizzazioni" .

Scuola, ancora troppi precari  "Servono risorse, non tagli"

Scuola, ancora troppi precari "Servono risorse, non tagli"

Le promesse estive sulle immissioni in ruolo per docenti e personale Ata "si scontrano ancora

una volta con la dura realtà". A dirlo è Flc Cgil Ravenna. A meno di due settimane dalla prima campanella, anche a Ravenna si registra un dato che, nei numeri, "smentisce clamorosamente l’annuncio sul piano straordinario di stabilizzazione del personale precario". Sul versante del personale docente,fra organico di diritto e di fatto, nei vari ordini di scuola, sono circa 157 i posti su cattedra oraria intera e 116 su spezzone orario, che sono stati coperti con assunzioni di personale a tempo determinato. "Allarmante" il dato sui posti di sostegno, sono circa 387 i posti su cattedra oraria intera e 200 su spezzone orario. In questo quadro, già di per sé preoccupante di docenti che cambiano di anno in anno, c’è la mancanza di docenti specializzati sul sostegno "e questo perché i posti messi a bando dalle Università per i Tfa,(i percorsi di specializzazione al sostegno) sono irrisori, a fronte di studentesse e studenti bisognosi in aumento ogni anno. Occorre una programmazione che manca, a partire da un aumento dei posti degli Atenei per il Tfa, percorso oltretutto con un costo a carico dei docenti".

Per il personale Ata, fra organico di diritto e di fatto,"sono circa 355 i posti che sono stati in parte già assegnati con contratti a tempo determinato a cui si aggiungono i 100 posti su spezzone orario. La carenza del personale è sotto gli occhi di tutti,ma ciò che troppo spesso “sfugge” a chi ci governa è che la scuola è una realtà complessa e delicata, composta da tante figure integrate di cui gli assistenti amministrativi,collaboratori scolastici e assistenti tecnici sono la struttura “fondante” dell’Istituzione stessa".

Le tabelle che stabiliscono i parametri numerici del personale Ata "sono obsolete e non tengono minimamente conto delle effettive esigenze delle scuole. Negli ultimi anni c’è è stato un aumento smisurato delle incombenze burocratiche di carattere amministrativo, contabile, fiscale e didattico causato dal “precariato storico” perpetrato, in modo scellerato, dai Governi nell’ambito di logiche del risparmio economico e nell’ottica dei tagli previsti ed attuati, dalle leggi di stabilità susseguitesi". La scuola, in conclusione "ha bisogno di risorse per gli studenti e le studentesse, per valorizzare chi ci lavora partendo da salari adeguati,per stabilizzare tutto il personale e di conseguenza ridurre il numero degli alunni per classe".