Scuola Ravenna, attese e corse degli autobus saltate. "I nostri figli li portiamo noi"

I genitori: "La situazione è ingestibile"

Attese e corse degli autobus saltate (foto Zani)

Attese e corse degli autobus saltate (foto Zani)

Ravenna, 19 settembre 2019 - «Attese, ritardi e corse saltate». Al terzo giorno di disagi legati al trasporto scolastico, i genitori della 5A della scuola elementare Campagnoni di San Pietro in Campiano hanno deciso di dire basta. E, telefonino alla mano, si sono organizzati diversamente. Due genitori hanno dato vita a un trasporto alternativo e fai da te: oggi all’uscita di scuola andranno personalmente a prendere i propri figli e quelli di altri che in questi giorni hanno sperimentato gli stessi problemi. La polemica, del resto, va avanti dal primo giorno di scuola: diverse famiglie delle Ville Unite e Disunite, i cui figli frequentano i plessi delle medie e delle elementari a San Pietro in Vincoli e San Pietro in Campiano, hanno lamentato disagi quali scuolabus in ritardo o addirittura assenti, mezzi sovraffollati e ragazzi in piedi.

Il servizio quest’anno è gestito da una ditta nuova, selezionata con una gara d’appalto. «In classe ci sono 20 bambini, e 14 usufruiscono del servizio – spiega Elisa Sbaraglia, rappresentante della 5A –. All’andata finora è andato tutto abbastanza bene, mentre al ritorno è un disastro. All’uscita di scuola dovrebbero esserci quattro autobus, eppure il primo giorno non ce n’era nessuno, e stamattina (ieri per chi legge, ndr) erano tre. Sono rimasti a piedi i bambini della zona San Zaccaria – Bastia – Standiana – Savio, e le insegnanti hanno dovuto chiamare i genitori uno a uno oltre il loro orario di lavoro, come già avvenuto nei giorni scorsi». Alcuni bambini, costretti ad attendere ben oltre l’orario delle lezioni, ci sono rimasti molto male: «Hanno chiesto ai genitori di venire a prenderli – prosegue Sbaraglia –. Pensi che in un caso addirittura un’insegnante ha portato a casa un bambino, assumendosene la responsabilità: un gesto lodevole, ma la situazione non è veramente gestibile».

La corsa diretta alla Standiana è anche una tra quelle in cui, a detta di molti genitori, molti bambini non riescono a sedersi: «L’anno scorso li passavano a prendere autobus da 50 posti – aggiunge Sbaraglia – mentre quest’anno sono più piccoli. Molti studenti sono in piedi, e anche le sedute sono minute: stanno rannicchiati, senza posto per lo zaino o le cartelline».

Altri genitori raccontano addirittura che al passaggio del bus al mattino l’autista avrebbe chiesto loro come raggiungere la scuola. Tra le cause dei disagi di questi giorni c’è sicuramente anche l’orario ridotto che sovrappone l’uscita da scuola di diversi plessi, dovuto alla mancanza di molti insegnanti: proprio in questi giorni le scuole sono intente a contattare i precari per coprire i posti ancora non assegnati. «Per ora i genitori si sono organizzati per domattina (oggi per chi legge, ndr) – conclude Sbaraglia –. Se andrà avanti così anche io nei prossimi giorni farò la mia parte per andare a prendere i bambini da scuola.

Gli autisti dicono che il Comune ha dato loro itinerari vecchi, il Comune dice che è colpa della ditta: non si capisce chi ha ragione». Mamme e papà sono sul piede di guerra.