Selvaggia Lucarelli risponde alla mamma di Ravenna. “La querelo anch’io”

L’opinionista: “Le vittime sono le mamme che la donna ha deriso”

Selvaggia Lucarelli querelata da una mamma di Ravenna per stalking e diffamazione aggravata (Foto LaPresse)

Selvaggia Lucarelli querelata da una mamma di Ravenna per stalking e diffamazione aggravata (Foto LaPresse)

Ravenna, 4 ottobre 2018 - La nota scrittrice e opinionista Selvaggia Lucarelli (foto) l’aveva apertamente criticata qualche mese fa per via della pubblicazione di un post su Facebook in cui la donna, una mamma ultra-trentenne che abita a Ravenna, per promuovere prodotti dimagranti, denigrava altre mamme a suo parere in sovrappeso con tanto di foto scattata a una festa della scuola dei figli.

A fare infuriare l’opinionista, che può vantare qualcosa come un milione e 300 mila follower su Facebook, era stato il commento a corredo della foto: ‘perché i vostri mariti si girano a guardare altre mamme ben più curate’. «Questa tizia – aveva scritto la blogger – va alla festa della scuola e fotografa a tradimento le altri madri di spalle, scegliendo quelle più in carne. Per raccontare cosa? Che non si accorgono che i loro mariti guardano lei che è bella e magra, mica loro che sono brutte e sciatte».

Ora la diretta interessata si è rivolta ai carabinieri per querelare Lucarelli per stalking e diffamazione aggravata ritenendola al centro di quella campagna di discredito che l’avrebbe persino indotta a cambiare abitudini di vita esponendola a diversi messaggi di hater, gli ‘odiatori’ della Rete.

Selvaggia Lucarelli

Lucarelli da parte sua non solo ha preannunciato anche via Fb che non appena le giungerà la querela per stalking, farà a sua volta una denuncia per calunnia. Ma ha anche anticipato che le prime due delle tre donne immortalate nella foto – la preside, una maestra e un’altra mamma – hanno già querelato la signora. «Pieno sostegno» alla Lucarelli è intanto arrivato dal Codacons che in una nota ha precisato che «la denuncia della mamma di Ravenna è ridicola e vergognosa, e dovrebbe essere la donna stessa a essere sotto indagine per bullismo».

***

LEGGI ANCHE Linciaggio mediatico dopo il post, denuncia Selvaggia Lucarelli su Facebook  

«Gli hater che l’hanno turbata, usano il web esattamente come lo ha usato lei. Appena mi arriva la denuncia per stalking, io la contro-querelo per calunnia. E ho avuto conferma che sia la docente che la dirigente scolastica l’hanno già querelata». Nota ai più per la sua attività di opinionista, Selvaggia Lucarelli non ha certo bisogno di presentazioni. Meno noto invece, almeno finora, il caso che l’ha vista protagonista di una denuncia fatta da una mamma di Ravenna.

Com’è iniziata?

«Lei ha postato sul suo profilo Facebook una foto fatta durante una festa a scuola con il chiaro intento di denigrare tre donne per vendere prodotti dimagranti. Ora continua a porsi al centro del caso come se fosse lei la vittima, ma le vittime sono le tre signore. Fotografate a tradimento, umiliate e ridicolizzate, derise anche nei commenti a corredo del post. Certo, sono persone adulte, però, ricordiamolo, qualche mese fa una ragazzina si è suicidata perché bullizzata per il suo peso».

Cosa pensa oggi di chi vergò quel post?

«Che è vittima solo delle sue azioni. Tra l’altro non l’ha fatto in un bar tra amiche, ma su una pagina Facebook aperta e seguita da 1.200 persone. Ora non si può lamentare perché è finita in una pagina come la mia con più di un milione di utenti su una piattaforma come Facebook che ne ha due miliardi: ecco, questa è la mia platea potenziale. Dire che io ho amplificato, mi sembra un tantino buffo...».

SELVAGGIAG_1370771_144757

Vi siete mai sentite?

«Dal suo legale non sono mai stata contattata. Io le avevo scritto due volte dopo il suo post: la prima, sulla sua bacheca. Lei aveva risposto ridacchiando, del tipo ah Selvaggia Lucarelli sulla mia bacheca. Il giorno dopo avevo pubblicato la storia su Fb. Nel frattempo le avevo scritto in privato per dirle di chiedere scusa visto che sul peso ci sono ragazze che si suicidano. Lei in seguito mi aveva risposto dicendo che aveva pubblicato le scuse, se potevo pubblicargliele. Le dissi che non ero il suo ufficio stampa».

Da allora gli hater si sono fatti sentire con la signora.

«Naturalmente disprezzo chiunque sia andato a minacciarla o insultarla: nessuno doveva farlo. Rilevo però che gli hater che l’hanno insultata, hanno usato il mezzo web esattamente come lo ha usato lei».

La querela per stalking?

«Pesantissima: da anni mi batto per le donne. Essere accusata per questo reato è molto offensivo. Non appena dovessi ricevere la denuncia, contro-querelerò per calunnia».

In casi come questo, quale ruolo secondo lei ha il web?

«In molti pensano che si tratti di una realtà alternativa. Vede, non credo che la signora sarebbe andata da docente, preside e mamma per dire loro in faccia: abbiate cura di voi, i mariti guardano me perché magari si pigliava pure uno schiaffo. Ma il reale è virtuale e viceversa, tanto che tutto ciò che è successo ha avuto conseguenze sulle persone: lei ha denunciato, ha subito denunce, le tre signore hanno sofferto. C’è stato insomma un impatto sulla vita di molti. Del resto abbiamo in mano una mitragliatrice quando apriamo una pagina Facebook».

AGGIONAMENTO Il giudice 'scagiona' il post: "E' ironico"