"Senologia, nessun ridimensionamento"

Faenza, l’Ausl Romagna smentisce l’ipotesi ventilata in consiglio comunale dalla Lega in un’interrogazione al sindaco

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L’Ausl Romagna smentisce l’ipotesi di ridimensionamento del reparto di Senologia dell’ospedale di Faenza, ventilata in consiglio comunale dalla Lega in un’interrogazione al sindaco. Lo fa allegando i dati degli interventi chirurgici eseguiti negli ultimi anni, riferiti alle neoplasie (le operazioni sono passate dalle 78 del 2019 alle 154 del 2021), alla chirurgia ricostruttiva (dalle 9 del 2019 alle 51 del 2021), per dei totali che, comprendendo anche gli interventi per patologia benigna (diminuiti invece da 27 a 10 nello stesso arco di tempo), vedono un aumento da 114 interventi eseguiti nel 2019 a 215 portati a termine nel 2021. La tendenza alla diminuzione di operazioni riscontrata dal 2018 al 2019 si è insomma invertita, come precisa l’Ausl Romagna: in questa prima parte di 2022 i dati riferiti agli interventi per neoplasie, patologie benigne e chirurgia ricostruttiva ammontano rispettivamente a 82, 4 e 35, per un totale di 121 operazioni. Numeri che lasciano immaginare un aumento delle operazioni anche nel 2022. L’ipotesi di graduale dismissione del reparto – ventilata in consiglio comunale non è chiaro in base a quali evidenze – sarebbe insomma "fuori da ogni logica", sottolinea l’Ausl Romagna. Sul tema si era espressa anche l’associazione ‘Fiori d’acciaio’, preoccupata per un possibile depotenziamento del reparto in favore di quello dell’ospedale di Ravenna. Dal novembre 2019 l’attività è affidata alla responsabilità della Struttura complessa di Chirurgia senologica di Forlì, diretta da Annalisa Curcio. L’Unità operativa era invece affidata alla dottoressa Pellegrini fino al suo pensionamento, a fine 2020.

L’Ausl specifica che "a Faenza la programmazione dell’attività della senologia prevede due sedute settimanali costanti, più ulteriori due sedute mensili. Attività che vedono anche l’integrazione di chirurghi senologi dell’equipe di Forlì, oltre che in diverse occasioni dallo stesso direttore, e del costante supporto del chirurgo plastico per gli interventi di chirurgia ricostruttiva. In particolare si precisa che le sedute settimanali di chirurgia generale previste a Faenza prima del 2019 erano mediamente sette (comprensive dell’attività senologica), mentre ora sono sei per la chirurgia generale e 2,5 per la chirurgia senologica. Un metodo di programmazione che ha consentito di incrementare l’attività anche durante il difficile periodo contrassegnato dall’emergenza pandemica, cosa che ha consentito di mantenere ben oltre il 90% la percentuale di donne operate entro i 30 giorni dalla diagnosi di neoplasia". "L’integrazione e la continuità con la Chirurgia senologica capofila per la Romagna – conclude l’Ausl – hanno portato a un aumento della casistica trattata a Faenza".

f.d.