Green Pass falsi: sequestrati altri 5 certificati ai sanitari di Ravenna

C’è anche quello di un medico degli Infettivi e di un’infermiera dell’ospedale

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Proprio mentre Passarini sciorinava circostanze e nomi sgranando gli occhi sulla lista dei primi 79 Green pass sequestrati dalla polizia, è emerso che, su richiesta del pm Angela Scorza, sono stati sequestrati altri cinque Green pass di persone vaccinate dal 64enne: e così il totale è salito a 84. E qui preparatevi a sussultare: perché si tratta di sanitari, ovvero di operatori che lavorano in contesti perlopiù ospedalieri o comunque che hanno a che fare con persone malate o in particolari frangenti della loro vita.

La sorpresa è arrivata in special modo da uno dei nomi: quello di un medico degli Infettivi dell’ospedale di Ravenna. Nell’elenco ci sono anche un infermiere professionale, una ostetrica di un consultorio, una infermiera dell’Ausl Romagna e un’altra infermiera già in servizio alla terapia intensiva-cardiologia. In totale dunque i Green pass di persone del mondo della sanità ravennate finiti sotto sequestro sono 7: quasi un decimo del numero complessivo di quelli sequestrati. Ai cinque finito sotto chiave nelle ultime ore, si devono sommare quelli di una psichiatra e di un oculista della prima ondata: il che restituisce il conto di 3 medici e 4 infermieri.

Secondo quanto emerso nelle indagini della squadra Mobile coordinate dal pm Scorza, tra il 7 giugno e il 6 ottobre scorso, Passarini ha ritirato nel complesso 71 flaconi di vaccino Pfizer per un totale di dosi dunque calcolabile tra le 426 e le 497 (a seconda che se ne ricavino 6 o 7 a flacone). In quel lasso di tempo, il medico ha vaccinato 294 persone. Nell’elenco figurano sia pazienti residenti sul territorio comunale ravennate (226 di cui 166 suoi assistiti) che 68 provenienti da altri comuni talvolta di province assai distanti dalla nostra (vedi perlopiù Belluno ma anche Torino, Padova, Viterbo, Rovigo, Venezia, Perugia, Udine).

Passarini aveva ricevuto tre distinte forniture del lotto Pfizer a lui destinato: il 16 settembre aveva ritirato dalla farmacia ospedaliera 10 fiale (per un totale di 60-70 dosi) registrando 58 vaccinazioni; il 28 settembre aveva ritirato 12 fiale (72-84 dosi) e aveva registrato 79 vaccinazioni; e il 6 ottobre aveva ritirato 15 fiale (90-105 dosi) e registrato 80 vaccinazioni.

Per quanto riguarda le fiale (22 in totale) ritirate tra il 16 e il 28 settembre, gli inquirenti non dispongono di elementi tali da potere proporre raffronti. Invece per quanto riguarda il 6 ottobre, delle 15 fiale ritirate, ben 13 sono quelle recuperate dagli agenti nel corso della perquisizione del 17 ottobre nell’ambulatorio di via Lissa. Il che significa che anche avendo usato le 2 mancati, il medico avrebbe al massimo potuto fare 14 vaccinazioni e invece ne aveva registrare 80: ovvero - ha fatto notare l’accusa - almeno 66 sono false. Da ultimo rispetto agli altri medici vaccinatori di Ravenna, lui aveva somministrato vaccini quasi tre volte e mezzo oltre la media: ovvero 294 pazienti contro 90.

Andrea Colombari