Sergio Bagnari morto nell’incidente in via Piangipane a Ravenna: la vittima aiutava i lavoratori

I primi risultati degli accertamenti in merito all’incidente mortale di giovedì pomeriggio. L’automobilista investitore lunedì si dovrà presentare in tribunale per l’udienza di convalida

L'incidente mortale sulla via di Piangipane a Ravenna

L'incidente mortale sulla via di Piangipane a Ravenna

Ravenna, 18 marzo 2023 – Quel cantiere pare fosse segnalato da cartellonistica. La vittima però non era dipendente dell’azienda che stava effettuando lavori di potatura di alberi, né aveva un ruolo definito e pare non fosse provvisto di particolari dispositivi di sicurezza a esclusione di un gilet ad alta visibilità. Questo è quanto emerge dai primi accertamenti effettuati in merito all’incidente avvenuto giovedì pomeriggio in via Piangipane, non molto lontano dal centro abitato della frazione, che è costato la vita all’agricoltore alfonsinese Sergio Bagnari, 57 anni compiuti a febbraio, residente in zona. Ieri sul corpo è stata effettuata anche l’ispezione cadaverica.

A investire il 57enne, intorno alle 15.40 all’altezza del civico 452, è stato un Suv Mitsubishi Asx che viaggiava su via Piangipane da Russi verso la frazione. Alla guida del mezzo c’era un 45enne di Russi che è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.

Entrambe le prove effettuate su di lui con l’etilometro, a distanza di dieci minuti l’una dall’altra, hanno dato come risultato un tasso alcolemico di 0,8 grammi per litro, quando il limite di legge è 0,5. Dai verbali è anche emerso che il mezzo viaggiava a velocità elevata, nonostante la presenza di un pedone sulla carreggiata.

Bagnari si trovava sulla strada per regolare la viabilità in modo da evitare che i lavori di potatura in un’area privata ad opera di due artigiani, all’altezza del centro di formazione professionale Alfa Opera Diocesana Giovanni Paolo XXIII, causassero problemi alla circolazione. A un certo punto però è arrivato il Suv, condotto dal 45enne, e lo ha travolto. La dinamica è al vaglio degli agenti della Polizia locale di Ravenna, intervenuti sul posto insieme agli uomini della Medicina del lavoro, che si occupano dei rilievi.

A loro l’automobilista investitore, poi arrestato, avrebbe riferito di non essersi accorto di nulla e di aver frenato bruscamente solo in seguito all’impatto. Il 45enne, tutelato dall’avvocato Nicola Casadio, ora è ai domiciliari e lunedì dovrà presentarsi davanti al giudice in tribunale a Ravenna per l’udienza di convalida. Al momento proseguono le indagini, coordinate dal pm Monica Gargiulo, per accertare il rispetto delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro e quello delle norme di sicurezza nella circolazione stradale.

m.m.