Sergio Bagnari morto sulla via Piangipane a Ravenna, l’operaio falciato da un’automobilista che aveva bevuto

Il 57enne stava coordinando i lavori di potatura di alberi a bordo strada. L’investitore arrestato per omicidio stradale: nel sangue aveva 0,8 mg/l di alcol

Operaio travolto e ucciso da un'auto in via Piangipane: l'automobilista aveva bevuto

Operaio travolto e ucciso da un'auto in via Piangipane: l'automobilista aveva bevuto

Ravenna, 17 marzo 2023 – Si trovava sulla strada e stava coordinando le operazioni di potatura degli alberi, nell’ambito di un cantiere in cui era impegnato assieme ad alcuni colleghi. Il suo compito era di far rallentare i veicoli che sfrecciavano sulla via Piangipane, nel tratto fra l’ex seminario e il centro di formazione dell’Opera diocesana Giovanni XXIII.

Ma uno di questi, una Mitsubishi con alla guida un uomo, non lo ha visto e lo ha centrato in pieno. Una tragedia stradale e sul lavoro al tempo stesso, che ieri pomeriggio è costata la vita al 57enne Sergio Bagnari, residente in zona. L’automobilista investitore è stato arrestato per omicidio stradale e aveva bevuto: portato in ospedale per gli esami tossicologici di rito, nel suo sangue è stato trovato un tasso di alcol di 0,8 mg/l, la soglia che marca il confine tra la sanzione amministrativa e la guida in stato di ebbrezza punita penalmente.

Tutelato dall’avvocato Nicola Casadio, ora è ai domiciliari. Alla Polizia locale, intervenuta per i rilievi dell’incidente, avrebbe riferito di non essersi accorto di nulla e di aver frenato bruscamente solo in seguito all’impatto. Rispetto alla direzione di marcia, sembra che a quell’ora l’automobilista avesse il sole alle spalle.

Al momento sono in corso indagini per accertare due aspetti decisivi ai fini delle responsabilità, il rispetto delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro e quello delle norme di sicurezza nella circolazione stradale. In buona sostanza, si cerca di capire se la vittima si trovasse in strada munito dei necessari dispositivi e se fosse stata predisposta l’idonea cartellonistica. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Medicina del lavoro dell’Ausl.

Ancor più delicata è la posizione dell’investitore, che oltre alla condotta di guida imprudente sarebbe stato annebbiato dall’alcol. L’impatto è stato violento, parabrezza in frantumi e la parte anteriore dell’auto distrutta, col pedone sbalzato a diversi metri di distanza. Inutile l’intervento dei mezzi del 118, mentre subito dopo la tragedia sono accorsi sul posto familiari e conoscenti della vittima. La strada è rimasta chiusa a lungo, mentre sui social si scatenavano le polemiche in relazione all’eccessiva velocità dei veicoli su quella strada.