Sesso in spiaggia, maxi multa a coppia

Un 47enne del Napoletano e una 40enne del Veronese nei guai per atti osceni: devono pagare 10mila euro a testa

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I bollenti spiriti sono costati 20mila euro a una coppia che nel tratto di spiaggia naturista di Lido di Dante si è lasciata andare ben oltre il limite. Tanto da essere sanzionata per atti osceni in luogo pubblico. Quarantasette anni e originario del Napoletano lui, quarant’anni e originaria del Veronese lei, nel pomeriggio di sabato hanno deciso di trascorrere un po’ di tempo in relax nell’area di arenile di Lido di Dante, definita da apposita ordinanza del sindaco Michele de Pascale come ‘clothing optional’. Il che significa, per chi non ‘mastica’ l’inglese, che in quell’area i vestiti sono ‘opzionali’. Ma non lo è la pubblica decenza che non prevede che si oltrepassi il limite, che è esattamente quello che hanno fatto i due protagonisti dell’episodio in questione.

Ad accorgersi che in spiaggia stava accadendo qualcosa di anomalo, intorno alle 16.30 di sabato, è stato un ravennate che sotto il solleone di luglio in un primo momento avrà pensato di aver preso un abbaglio. E invece no: su di un telo poco lontano dal suo si stava consumando un rapporto orale di una donna a un uomo, davanti agli occhi di tutti. A quel punto il bagnante si è avvicinato e ha chiesto ai due, circondati secondo la sua testimonianza da un capannello di persone che si stavano masturbando, se non si vergognassero, intimando loro di smetterla. Niente da fare, anzi il 47enne del Napoletano, sempre secondo la testimonianza del ravennate, si sarebbe infuriato e avrebbe asserito che in quel tratto di spiaggia il sesso è lecito e la scena sarebbe ripartita, come in un video hot, per un buon quarto d’ora. Finché il ravennate non ha chiamato il 112 e non è intervenuta sul posto una pattuglia della Polizia locale di Ravenna che ha colto sul fatto il 47enne e la 40enne, sanzionandoli per 10mila euro a testa. Probabilmente la prossima volta i due ci penseranno due volte prima di abbandonare i freni inibitori.

Milena Montefiori