Settanta milioni per il parco eolico marino Si convertiranno le piattaforme dismesse

Fondi statali per il progetto Agnes. Il provvedimento riconosce il ruolo strategico di Ravenna nella transizione ecologica nazionale

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Grazie ad un emendamento bipartisan approvato ieri dalla Commissione Bilancio del Senato durante la discussione del cosiddetto decreto Fondone, che affianca il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), arrivano a Ravenna 70 milioni di euro ‘pubblici’ per sostenere il progetto Agnes, costo previsto un miliardo, messo a punto da Saipem e dalla ravennate Qint’s. Il piano è rivolto alla produzione di energia attraverso due campi eolici, uno fotovoltaico, e impianti per ottenere idrogeno, collocati su alcune piattaforme estrattive dismesse. Il provvedimento "riconosce il ruolo strategico di Ravenna nella transizione ecologica nazionale", ora rafforzato dall’energia che verrà ad aggiungere da eolico, fotovoltaico, idrogeno. Senza dimenticare il ruolo strategico della locale produzione di gas per il sistema-Paese.

Completato l’iter burocratico tra un paio d’anni, si prevede la costruzione dei primi componenti nel 2024. La prima area dove sono previste le pale eoliche è "Romagna 1", a 9,5 miglia (17 chilometri) dalla costa, tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Si sviluppa su una superficie di 17 chilometri quadrati ed è composta da 15 turbine eoliche alte 130 metri. "Romagna 2" sarà più lontano dalla costa, e anche più potente: a 13 miglia (24 chilometri) dall’arenile di Porto Corsini, con 50 turbine eoliche sempre alte 130 metri. Ancora minore l’impatto dell’impianto fotovoltaico galleggiante, che si alza di circa 2,5 metri sul livello dell’acqua e che, secondo il progetto, si svilupperà su una superficie di 63 ettari. L’hub energetico include anche la produzione di idrogeno: in una prima fase si punta a produrre 100 MW a terra e solo 4, eventualmente, con impianti per l’elettrolisi su piattaforme dismesse ha preciso Qint’x pochi giorni fa.

"Mi sono molto battuto perché venisse accolto nel Pnrr il progetto Agnes su eolico fotovoltaico e idrogeno e ora è arrivata la bella notizia che l’emendamento è stato approvato" commenta il sindaco Michele de Pascale. "Lo stanziamento previsto dal Dl Fondone per trasformare le piattaforme estrattive che hanno finito il loro ciclo di vita e che quindi sono inutilizzate, in un parco eolico marino può far diventare Ravenna un hub per tutto il Mediterraneo per i parchi eolici offshore: attualmente ce ne sono pochissimi e chi parte per primo sarà sicuramente avvantaggiato. Ravenna può essere capitale dell’energia anche in questo secolo" aggiunge. "Gli investimenti pubblici massicci per le fonti rinnovabili possono portare a una transizione ecologica, garantendo un ritorno importante anche in termini di posti di lavoro" conclude de Pascale. A loro volta Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna ed Enrico Sangiorgi, responsabile del Dipartimento ‘Energia’ dello stesso partito, affermano che "per Ravenna questa sarebbe una vera opportunità sia sul piano dello sviluppo industriale, viste le aziende ravennati che operano già in ambito offshore e navale, sia dal punto di vista ambientale, considerato che il progetto si muove all’interno del processo di transizione ecologica". "Un altro beneficio per il territorio – aggiungono - sarebbe rappresentato dall’incremento di posti di lavoro, considerando che a partire dal 2014 il settore offshore è stato fortemente colpito dalla crisi economica".

lo. tazz.