
Michele Piancastelli, ravennate, morì il 5 dicembre del 2022 a soli 56 anni
Michele Piancastelli, ravennate, se n’è andato il 5 dicembre del 2022 a 56 anni. Velista per passione, aveva trasformato la malattia, che lo aveva colpito nel 2004, in un’occasione di riflessione, di scelta e coraggio. Così, dopo sette mesi di cure, un trapianto di midollo e la remissione della malattia, ha realizzato il suo sogno, quello del giro del mondo in barca in solitaria. La sua storia, attraverso le testimonianze della compagna, della famiglia, degli amici, è diventata un docufilm, ‘Altrove’. per la regia di Ettore Zito, prodotto da Trickfree Productions, che l’altra sera è stato proiettato al Mariani.
Nel film il mosaico di testimonianze si alterna ai video che il velista aveva girato in barca durante quei sette anni in giro per il mondo. Aveva registrato un diario nel quale raccontava le sue giornate, tra ragù improvvisati, gioie, paure, incanto per la bellezza di quel mare tutt’attorno. Tra le testimonianze anche quella dell’ematologo Alfonso Zaccaria, oggi presidente dell’Ail Ravenna. ’Non ricordo Michele come paziente – dice – nel senso che era stato sempre molto tranquillo, ’bravo’, nonostante le lunghe terapie, i sacrifici’. Era stato in seguito che gli si era impresso nella memoria. Piancastelli era stato in ospedale 7 mesi e 7 anni era durato il viaggio attorno al mondo, ’Un anno per ogni mese dedicato alle terapie’ diceva. All’inizio non aveva parlato con nessuno del suo progetto, ad eccezione del padre, che lo aveva aiutato a mettere a posto la barca. Quell’’Altrove’ di cui Piancastelli si era innamorato e che aveva messo a posto con una dedizione unica. Non era una di quelle imbarcazioni supertecnologiche, moderne, eppure insieme avevano portato a termine un’impresa unica: sette anni, due mesi e diciassette giorni di incontri, orizzonti senza limite, distese azzurre solcate dai delfini e onde minacciose. Tornato a Ravenna nel 2016, a poche miglia dalla costa aveva trovato tante barche a vela ad aspettarlo, a salutarlo e ad urlare il suo nome.
Piancastelli non era un velista di professione, lavorava al polo chimico di Ravenna e aveva scoperto la malattia durante alcuni controlli di routine. Paradossalmente da quel percorso di paura e sofferenza, era scaturita la decisione di partire e conquistare la libertà. Poi la malattia è tornata e se lo è portato via. Ma nel docufilm non c’è tristezza, commozione, quella sì, un senso di mancanza, di vuoto, ma mai tristezza, perché il sorriso di Piancastelli è più forte. Il film è stato realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e parte del ricavato andrà all’Ail. L’altra sera al Mariani erano presenti, tra gli altri, il regista, che ha colto l’occasione per annunciare che ‘Altrove’ andrà al San Diego International Film Festival, Mirella Falconi Mazzotti, presidente della Fondazione Cassa, Alfonso Zaccaria, presidente Ail Ravenna, Cesare Cervellati, presidente di Assonautica Ravenna.
Annamaria Corrado