Si è spento Italo Caporossi, imprenditore titolare della Italmet

Il ricordo della figlia: "Sempre pieno di progetti, si è fatto amare anche per quel suo stile autorevole che ne faceva un grande capitano d’azienda". Aveva 86 anni. Domani l’ultimo saluto

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È morto domenica alle 12.30, in maniera improvvisa, Italo Caporossi, imprenditore titolare della Italmet, azienda specializzata nella distribuzione di prodotti destinati al sollevamento, all’armamento e all’ormeggio navale, quindi catene, funi d’acciaio, ancore di tutte le dimensioni. Aveva 86 anni. Due mesi fa era scomparsa la moglie, Renata. L’eredità imprenditoriale è portata avanti dalle figlie Maura e Giovanna che già gestivano la Italmet assieme al padre Italo. "Papà era sicuramente un entusiasta" racconta la figlia Maura. "Sempre pieno di progetti, si è fatto amare anche per quel suo stile autorevole che ne faceva un grande capitano d’azienda. I tanti che ci stanno telefonando in queste ore, colpiti per la morte di papà lo descrivono come un ‘fratello’, per l’impegno che metteva nel risolvere i problemi. Veniva dal riuso, precursore dell’economia circolare. Non voleva mai buttare nulla: ‘può sempre servire’, diceva. Uno spirito molto moderno se pensiamo alle politiche del riuso e del riciclo di cui si parla molto oggi".

"C’è una caratteristica importante che sta alla base del metodo di lavoro di Italmet: la curiosità" si legge nella storia della società.

"Da sempre, l’azienda fondata e presieduta da Italo Caporossi e gestita con lui dalle figlie Maura e Giovanna, ha operato nella costante capacità di realizzare prodotti nuovi, di fornire servizi all’avanguardia, di essere in prima linea nelle certificazioni di qualità. Fin da quando, nei primi anni Sessanta, la sede ravennate dell’allora Lombarmet in cui Italo Caporossi muoveva i primi passi dal punto di vista professionale - acquistava materiali provenienti dallo sbarco in Normandia per costruire parti metalliche di ogni genere. Da quella lontana, pionieristica esperienza, sono passati oltre cinquant’anni". Franco Nanni, presidente del Roca (l’associazione delle aziende del settore energetico) era amico personale di Caporossi. "Fu tra i soci fondatori di Roca e ha sempre partecipato a tutte le iniziative dell’associazione. L’attività della Italmet è sempre stata legata alle attività offshore" spiega Nanni. Ad ogni edizione di Omc ha messo a disposizione ancore e grandi catene che venivano simbolicamente collocate all’ingresso della rassegna dedicata al gas e alle altre forme di energia.

"Sono stato da lui, in azienda, alcune volte. Quello che colpiva sempre era la sua disponibilità e l’altruismo. Voglio ricordare la grande ancora che donò in occasione del raduno nazionale dei Marinai d’Italia che si tenne a Ravenna nel 2015. Ora quell’ancora è un simbolo della nuova Darsena di città" ricorda Giannantonio Mingozzi. Ma Caporossi era un uomo che impegnava ogni minuto del suo giorno, quindi era socio del Rotary e non ha mancato di sostenere la pallavolo maschile ai massimi livelli. I funerali si terranno domani, mercoledì: alle 15 partenza dalla camera mortuaria, rito funebre alle 15,30 a Madonna dell’Albero.

lo. tazz.