Si lavora per l’Emporio Solidale "Speriamo di aprirlo nel 2022"

Il progetto per il supermercato con cui si accede ’a punti’ sostituirà le sportine Caritas: "I lavori sono alle fasi iniziali"

Il progetto è ambizioso, infatti la Diocesi ci sta lavorando da anni. E la speranza è che il 2022 possa essere quello giusto. Ieri l’arcivescovo della diocesi Lorenzo Ghizzoni ha fatto sapere che i lavori sono partiti all’Emporio solidale della Caritas, che sorgerà in via Narsete: "Ma siamo ancora alle fasi iniziali – ha detto –. Il progetto è stato approvato dalla nostra Caritas e da quella nazionale. Ora sta muovendo i primi passi, e dovremo aspettare ancora prima di averlo a disposizione. Ci saranno spazi più grandi per molte delle attività che negli ambiti attuali sono un po’ ristrette, e speriamo che all’inizio del prossimo anno sarà pronto".

Il costo totale è stimato in un milione e mezzo, in parte coperto grazie a fondi arrivati dalla Caritas nazionale. Il progetto sorgerà in via Narsete, dove la Diocesi ha acquistato un edificio che in passato è stato un discount. Del resto l’Emporio sarà una sorta di ’supermercato’ dove non si acquisterà coi soldi, ma coi punti: "Ogni utente avrà una tessera con un tot di punti – spiega don Alain Gonzalez Valdes, delegato arcivescovile per la Caritas –. Assegnarli deve essere un lavoro coordinato tra il Centro di ascolto e i Servizi sociali, valutando anche quante persone compongono il nucleo famigliare. Ogni mese quindi ognuno avrà un tot di punti sulla tessera, e potrà accedere all’Emporio". All’interno saranno presenti non solo beni alimentari di prima necessità, ma anche mobili e vestiti. Avere a disposizione un ampio spazio per stoccare la merce, inoltre, permetterà anche alla Caritas di semplificare i propri acquisti e l’organizzazione. "L’Emporio potrà diventare anche un luogo educativo per la città – ha aggiunto poi don Gonzalez Valdes –. Qui le scuole, le parrocchie e le associazioni potranno venire a contatto con la povertà, che è una cosa importante per poter fare rete e aumentare la sensibilità dei più giovani. Noi pensiamo che la povertà si vinca solo con la sensibilità".

Nel frattempo la Caritas si sta organizzando sia a Ravenna che a Cervia per mantenere attiva la mensa anche nel mese di agosto, quando i tradizionali spazi in cui viene allestita chiudono. A Ravenna la Caritas allestirà la mensa negli spazi di Santa Teresa, dove tra l’altro "per il futuro stiamo organizzando anche una mensa per i poveri che costituisca un ulteriore aiuto accanto all’attività della mensa di San Rocco", spiega don Gonzalez Valdes. Tornando a questa estate, anche a Cervia si sta lavorando per sostituire la Mensa Amica durante la chiusura nel mese di agosto: in questo caso sarà la parrocchia della Malva ad aprire una mensa in quel periodo. sa.ser