
Il dottor Sandro Vasina (Federazione medici di medicina generale) "L’afa peggiora le condizioni di chi ha già criticità importanti".
Disidratazione, acutizzazione dei malesseri fisici, aumento dell’insonnia, difficoltà nel muoversi e nel concentrarsi. Sono questi i principali effetti del caldo che hanno portato sempre più persone – soprattutto anziane – a rivolgersi al proprio medico di famiglia. A raccontarlo è Sandro Vasina della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. "È chiaro - spiega - che il caldo ha messo in grossa difficoltà soprattutto le persone anziane, ma non solo loro. Purtroppo, negli ultimi giorni, nei miei pazienti più anziani ho riscontrato un aumento dei decessi tra chi era già in grave difficoltà, e un peggioramento di chi ha delle criticità importanti, come persone con tumori. Anche se non faccio casistica, quello che ho visto è un evidente declino momentaneo".
"In generale – continua Vasina – sono aumentati i contatti da parte dei pazienti verso i medici di medicina generale. Le persone segnalano maggior malessere e ci stiamo trovando a rimodulare le terapie contro l’ipertensione, perché con questo caldo la pressione tende ad abbassarsi, o attive sul cuore. In queste condizioni, poi, qualche effetto collaterale di alcuni farmaci si fa vedere di più, come ad esempio le gambe gonfie. Da non sottovalutare, infine, l’importanza dell’idratazione, da ricercare mangiando frutta, verdura e bevendo molta acqua, perché molto spesso non ci accorgiamo di perdere liquidi per il calore".
Nel territorio ravennate, è l’undicesimo giorno consecutivo che registra almeno un livello di disagio bioclimatico debole. Tuttavia, già dalla giornata di ieri, Arpae ha certificato la presenza di "forte disagio", che corrisponde la soglia massima dell’indice Thom, prevista anche per oggi e domani. Come da protocollo tra Comune di Ravenna e Ausl Romagna, dopo tre giorni consecutivi di soglia rossa, scattano gli interventi della Protezione civile. "Ancora non abbiamo mai raggiunto i tre giorni consecutivi di forte disagio – racconta Flavia Sansoni, segretaria generale di Rc Mistral –, ma, se le cose restano così, potremmo dover attivare la procedura domenica. I dati, però, possono cambiare in fretta. Il progetto è attivo da oltre 20 anni e ha sempre dato risultati. Nei primi anni, quando uscivamo nelle ore più calde nei parchi per fare prevenzione e dare bottiglie d’acqua e volantini, trovavamo moltissime persone in giro. Oggi, la consapevolezza è molto aumentata e non troviamo quasi nessuno". Da qualche anno, inoltre, Mistral ha iniziato a organizzare qualche uscita preventiva. "Già martedì – continua Sansoni – qualche squadra è uscita per fare sopralluoghi e per sondare il terreno. Devo dire che abbiamo visto delle condizioni positive: pochissime persone all’aperto, all’ombra e già munite di prodotti per idratarsi. Noi abbiamo consegnato qualche volantino e scambiato con loro qualche parola. Per noi la prevenzione è un valore da portare avanti a 360 gradi".
Lucia Bonatesta