Si spaccia per finanziera e chiede mille euro al gommista

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Nell’aprile dello scorso anno si era presentata da un noto gommista ravennate e, dopo avere riferito a una dei soci dell’officina di trovarsi in stato di bisogno, si era spacciata per un’ausiliaria della Guardia di Finanza e le aveva chiesto mille euro in contanti affermando di essere a conoscenza di presunti lavori in nero eseguiti dal marito di lei. Per questo la donna, una 54enne ravennate difesa dall’avvocato Laerte Cenni, è finita nei guai per tentata truffa e sostituzione di persona. Ieri mattina in tribunale a Ravenna, davanti al giudice Tommaso Paone (vice procuratore onorario Marianna Piccoli), si è aperto il processo che la vede imputata del solo reato di sostituzione di persona che è procedibile d’ufficio. Si è invece estinto il reato di tentata truffa, visto che la socia dell’officina ravennate ha poi rimesso la querela presentata all’indomani dell’episodio.

Era il 6 aprile 2021 quando nell’officina del noto gommista ravennate si era presentata la 54enne. Qualche breve convenevole e, come ha denunciato la socia dell’officina nella querela (poi rimessa), la donna aveva spiegato di essere in stato di bisogno. Poi era andata dritta al punto e aveva chiesto mille euro in contanti, spacciandosi per un’ausiliaria della Guardia di Finanza. Per intimorire la socia dell’officina, come quest’ultima aveva raccontato ai finanzieri (veri) della Prima Compagnia di Ravenna, la 54enne le aveva riferito di essere a conoscenza di presunti lavori in nero eseguiti dal marito di lei a Porto Fuori, nei confronti di cittadini di origine rumena, nelle ore serali. Ieri per la 54enne, che ha voluto riferire al giudice parte della propria versione in un breve preambolo, si è aperto il processo: alla prossima udienza, in programma a fine maggio, saranno sentiti testimoni, tra cui la socia dell’officina, che aiuteranno a capire l’accaduto.