Si vota con il ’Rosatellum’ Cosa troverete sulla scheda

In alto il nome del candidato della coalizione per il collegio uninominale. Sotto, accanto ai simboli dei singoli partiti, quelli dei candidati del plurinominale

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Sarà anche stata una campagna elettorale velocissima, gli elettori non si saranno particolarmente entusiasmati anche perché presi dai costi esorbitanti delle bollette, i leader politici più o meno non pervenuti, almeno in Romagna.

Comunque sia domenica si vota e sarà bene andare alle urne scheda alla mano e conoscenza di regole elettorali del tutte nuove e per l’elezione di un numero di parlamentari inferiori al passato.

Deputati e senatori saranno eletti infatti con il cosiddetto ‘Rosatellum’, il sistema elettorale che porta la firma del parlamentare di Italia Viva, Ettore Rosato, e che prevede una ripartizione dei candidati tra collegi uninominali (vince l’esponente della coalizione che prende un voto il più dell’avversario) e collegi plurinominali (vengono eletti i candidati in base al risultato proporzionale dei singoli partiti). Così la scheda elettorale (reperibile sul sito della Prefettura) si divide sostanzialmente in due parti. In alto il nome del candidato della coalizione per il collegio uninominale (Ravenna per la Camera, Ravenna-Ferrara per il Senato). Sotto, accanto ai simboli dei singoli partiti che compongono la coalizione, quelli dei candidati del collegio plurinominale che abbraccia un territorio più largo (differente tra Camera e Senato).

Ma in parole povere: come si vota? Si può vergare con la matita una x sul nome del candidato nel collegio uninominale. In questo caso il voto sarà ripartito anche tra tutte le liste indicate sotto il suo nome, in proporzione rispetto a tutti i voti ottenuti in quel collegio (per intenderci è un po’ il meccanismo dell’otto per mille se non si indica nessun beneficiario sulla dichiarazione dei redditi). Si può anche scegliere di indicare solo una delle liste, presente nei riquadri del proporzionale, facendo una X sul simbolo. In quel caso, il voto è assegnato automaticamente anche al candidato o alla candidata nel collegio uninominale che è sostenuto da quella lista. Se si barra sia il nome del candidato nel collegio uninominale che quello di uno dei partiti che lo appoggiano, il voto è in qualche modo più ‘completo’. Alcuni aspetti vanno però chiariti molto bene: non è possibile esprimere un voto disgiunto, cioè mettere la x sul candidato di una coalizione nel collegio uninominale e poi indicare un partito della coalizione avversaria nel plurinominale. Il voto è considerato non valido: viene annullato. Questo può provocare qualche perplessità in quanto è una modalità consentita invece alle elezioni comunali, al primo turno. Un altro elemento da chiarire bene è quello della lista dei candidati nel collegio plurinominale.

Il ‘Rosatellum’ non consente la preferenza personale, quindi non si può indicare sulla scheda un singolo candidato. Questi verranno insomma eletti in ordine di lista in base ai voti raccolti complessivamente dal partito. Poiché è possibile la candidatura in diversi collegi, elezioni plurime daranno luogo a rinunce e ‘ripescaggi’ di candidati non eletti in prima battuta.

Per quanto riguarda la tessera elettorale, in caso di esaurimento dei 18 spazi destinati all’attestazione dell’avvenuta votazione, oppure deterioramento, smarrimento o furto il cittadino deve richiedere un duplicato della tessera all’Ufficio elettorale o ad uno degli uffici decentrati (ex Circoscrizioni). Il rilascio del duplicato della tessera avviene immediatamente. Se allo sportello si presenta direttamente l’elettore che ha esaurito la tessera servono documento di identità personale e tessera elettorale esaurita. Se allo sportello non si presenta direttamente l’elettore servono fotocopia di un documento di identità del diretto interessato; tessera esaurita; delega al ritiro del duplicato, firmata e non autenticata.