Siccità e guerra, c’è poco da ridere

Con quanto sta succedendo – dall’economia alla politica, dalla siccità alla guerra – "u j è pöc da rìdar", c’è poco da ridere. Eppure certi politici sembra che "i faza par ridar", facciano per ridere cioè per scherzo, oppure facciano di tutto per far ridere. Ma per farci ridere in questi tempi ombrosi ce ne vuole. Anche se certe affermazioni e certi giri di valzer riuscirebbero, come si diceva, "a fêr ridar al gaz cun e’ bèc d’lègn", a far ridere le gazze con il becco di legno. O in tempi un poco più felici "i faréb spatachê da e’ ridar", farebbero scompisciare dal ridere. Insomma, se adesso si vede qualcuno che ride da solo si può dire: "E’ rid cun i j ènzal", ride con gli angeli, ride senza una ragione con lo sguardo perso nel nulla.