Ravenna, il giudice ordina la reintegra di una lavoratrice licenziata dalla Sicis

Il sindacato Filctem Cgil: "Usufruiva di permessi della legge 104 e l’azienda la faceva pedinare da un investigatore. Ma non ci sono prove"

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Ravenna, 30 agosto 2019 – Il sindacato Filctem Cgil annuncia che il tribunale del lavoro di Ravenna ha ordinato la reintegra di una lavoratrice e delegata Rsu, licenziata dalla Sicis, con decorrenza 22 novembre 2018, per utilizzo non appropriato dei permessi ex L. 104/1992 finalizzati all’assistenza di familiari disabili.

«La lavoratrice – si legge in una nota del sindacato – usufruisce di detti permessi da diversi anni in quanto il padre, che è affetto da una grave malattia, necessita di continua assistenza. La Sicis, a settembre 2018, ha incaricato di accertare le modalità di utilizzo di tali permessi un’agenzia investigativa».

Secondo la Filctem Cgil «Il momento del licenziamento verosimilmente non è stato scelto a caso, dato che in quel periodo era aperto un procedimento per condotta antisindacale a carico della Sicis. Buona parte delle condotte antisindacali avevano colpito proprio la donna, che, da pochi giorni, aveva reso una testimonianza decisiva ai fini del giudizio in un procedimento giudiziario, che si è poi concluso con la piena vittoria del sindacato e una dura reprimenda nei confronti della Sicis. Per ben tre mesi la lavoratrice è stata oggetto di pedinamenti, spesso fuori dall’orario di lavoro e ripetutamente oltre quello dei permessi ex L. 104/1992 ed addirittura in una giornata in cui non ne usufruiva, violando così la sua privacy e quella dei suoi famigliari, oggetto anche loro di pedinamenti. Si è anche verificato un inquietante episodio, che è stato denunciato ai carabinieri: una sera la lavoratrice mentre controllava la propria buchetta postale è stata avvicinata da una persona, con il volto coperto da un casco integrale da motociclista, che le chiedeva se conoscesse «l’ubicazione dell’abitazione di....» e quando ha capito che si trattava della donna che stava cercando si è velocemente allontanato raggiungendo la strada principale dove lo attendeva un altro uomo in sella ad una moto. Con ordinanza del 31 luglio 2019, il Tribunale di Ravenna Settore Lavoro ha dichiarato nullo il licenziamento in quanto ritorsivo e condannato Sicis alla reintegra della lavoratrice nel posto di lavoro, oltre al pagamento di tutte le mensilità a decorrere dal licenziamento e delle spese legali. Nell’articolato provvedimento il Tribunale è entrato nel merito della vicenda e, nel restituire alla donna, il lavoro ha sancito che il datore di lavoro non ha fornito prova di quanto contestato e posto a fondamento del licenziamento ed ha accertato che non risulta alcun illecito o non appropriato utilizzo dei permessi per l’assistenza del padre».