Ravenna, l'intervista di Ferragosto al sindaco de Pascale

"Il Pd? Serve un nuovo gruppo dirigente"

Michele de Pascale

Michele de Pascale

Ravenna, 15 agosto 2018 - Infrastrutture, turismo, porto, Pd e darsena tra gli argomenti caldi di questo Ferragosto ravennate.

Sindaco Michele de Pascale lei ha 33 anni ed è sindaco da 2. Oggi tutti le presentano il conto. Infrastrutture carenti, l’escavo dei fondali al porto, il turismo in crisi, la Darsena di città con i dubbi sui finanziamenti.

Diciamo che la sua è una poltrona che scotta. Quali sono i temi più urgenti per la nostra città?

"Questi elencati sono tutti temi da togliere il sonno, soprattutto quello infrastrutturale, con lo Stato che finalmente investe ma non riesce a gestire cantieri anche semplici come possono essere quelli che hanno occupato le cronache dei giornali: E45 e Rotonda sulla Ravegnana. Ma io il caldo lo sopporto bene e, detto questo, gli ultimi provvedimenti prima della pausa sono stati un investimento senza precedenti sui nidi che riduce drasticamente i costi e le liste d’attesa, e il nuovo Poc con meno burocrazia, incentivi per la riqualificazione del centro storico e del forese e riduzione di consumo di suolo. E poi la stagione fantastica di Ravenna Festival che ha fatto parlare di Ravenna in tutto il mondo".

Uno dei motivi della crisi del turismo è indicato nella carenza di infrastrutture stradali, ferroviarie e anche aeroportuali che risalgono allo scorso secolo (e millennio). Eppure il centrosinistra ha governato l’Italia e questa Regione per decenni. Ma Ravenna è rimasta comunque isolata.

"Mi è stato insegnato da generazioni di imprenditori illuminati, che i bilanci sulla stagione turistica vanno fatti in ottobre. D’estate si lavora per far vivere agli ospiti l’esperienza unica chel nostro territorio offre. Detto questo le infrastrutture sono la nostra priorità. Anas ha annunciato investimenti ma sulle strade il nodo ad oggi rimane quello di Bologna con tutte le polemiche che leggiamo. Sul ferro al contrario da gennaio partirà la rivoluzione della Bologna-Ravenna-Rimini: i treni impiegheranno molto meno tempo, con tratte anche sotto l’ora, le fermate nel bolognese avranno treni dedicati e non creeranno più troppi disagi a pendolari ravennati e turisti e i treni saranno tutti in continuità senza rotture di carico. Avremo quindi anche il primo ‘embrione’ di metropolitana di costa. Poi si investirà sulla linea e il materiale rotabile e nei prossimi anni il servizio migliorerà ulteriormente".

Restiamo sul turismo: Cervia ha rifatto l’immagine del porto canale. Cosa facciamo del vecchio borgo di Marina di Ravenna? Giusto lo stop all’abuso di alcol, ma non si è creato nessun modello alternativo. C’è una ricetta?

"Cervia negli ultimi 4 anni ha messo in campo investimenti importanti. Anche noi abbiamo pianificato investimenti significativi sui Lidi, partendo dalla ristruttutazione del Mercato del pesce di Marina che è l’inizio della riqualificazione del vecchio borgo. Ma l’investimento che cambierà per sempre tutto il nostro litorale è il ‘Parco marittimo’. Sono più di dieci milioni di euro che trasformeranno un parcheggio caotico e stradelli semiabbamdonati nel più bel percorso naturalistico a ridosso del mare di tutta Europa. E da qui partirà anche una diversa fruizione delle pinete, con rispetto e tutela, ovviamente".

Sono possibili incentivi per chi volesse costruire alberghi a Marina? Niente Imu e Tari per 5 anni, ad esempio?

"In campagna elettorale feci una proposta molto simile e mi attirai gli strali degli albergatori attuali. Io penso che la qualità e la quantità delle strutture ricettive incidono nell’attirare turisti. Più in generale, oltre ad iniziative come l’ex caserma Dante Alighieri nella quale è previsto un grande albergo, in tutti gli strumenti stiamo incentivando l’ampliamento, la ristrutturazione o la nascita di strutture ricettive, che siano classiche o all’aria aperta. Il mio ufficio è aperto a chiunque voglia investire. La nostra sfida, però, è continuare ad aumentare le risorse per la promozione con una sinergia sempre più forte con gli operatori".

A chi sostiene che i sindaci hanno sempre saputo che i fondi del bando periferie avrebbero coperto solo le spese dei primi 24 progetti su scala nazionale, cosa risponde?

"Che mente sapendo di mentire. Perchè tutto deve sempre essere ‘polemica e propaganda’? Io non mi feci scrupoli a prendere posizione contro il ‘tentato scippo’ dell’Imu sulle piattaforme al largo delle nostre coste,così come oggi mi batto per difendere i 13 milioni di euro dei ravennati per la loro Darsena. E in entrambi i casi, al di là dei colori, sono certo di avere la stragrande maggioranza dei cittadini dalla mia parte e questo perchè al di la delle fake news, la verità sa sempre farsi strada".

Ora cosa si aspetta dal governo, o da alcune forze dell’esecutivo?

"Faccio appello alle sensibilità federaliste e a quelle ambientaliste, per un piano che mette al centro i territori, la rigenerazione e l’ambiente. Ma non mi fermo qui. A Ravenna non siamo abituati a piangerci addosso e l’impegno al risanamento ambientale della Darsena era nel mio programma ben prima del bando periferie. Quindi a settembre troveremo le coperture e in ogni caso, a prescindere dalla decisione del governo, il piano, nelle sue linee fondamentali, andrà avanti comunque".

Parliamo dell’annoso argomento Porto: realisticamente quando inizieranno gli escavi?

"L’obiettivo rimane la gara entro il 2018 e i lavori che iniziano nel 2019. Stanno procedendo anche gli impegni di Rfi che abbiamo incontrato ad inizio agosto. Sul porto di Ravenna si stanno sviluppando investimenti privati molto significativi legati all’hub portuale, alla chimica, all’energia. I cittadini hanno cultura industriale e atteggiamenti razionali, gli enti pubblici del nostro territorio stanno dando ottima prova di se garantendo sicurezza, rispetto dell’ambiente e tempi certi nelle autorizzazioni. E puntiamo ancora più in alto, da Ravenna può passare una parte importante del rilancio logistico e industriale del nostro Paese".

Quest’anno è stata scelta Ravenna come sede della Festa nazionale dell’Unità che si terrà a settembre. Una scelta importante in un anno così difficile per il Partito democratico. Cosa dirà ai leader Pd che sfileranno qui a Ravenna per questa occasione?

"Dirò loro di essere generosi e coraggiosi. Serve un cambiamento radicale, un nuovo pensiero, nuovi programmi e un nuovo gruppo dirigente".