Single e mamme. Al Podium in 96 : "Basta con le violenze"

Una sera al corso dell’associazione ‘Crisalide’

Single e mamme. Al Podium in 96 : "Basta con le violenze"

Single e mamme. Al Podium in 96 : "Basta con le violenze"

Numero record di partecipanti, ben 96 donne di tutte le età, alla prima edizione del ‘Corso di autodifesa femminile’ gratuito promosso dall’associazione Crisalide di Ravenna, in collaborazione con Medicina Podium, Comitato cittadino ‘Il Quadrifoglio’ e moto Club OTW – Only Two Wheels. Alla terza lezione, il Centro Podium di via dei Poggi era letteralmente gremito: fra le presenti, molte donne single, mamme con figlie adolescenti, ma anche ultrasessantenni. Accomunate da una paura crescente. Come dal loro torto? In Italia viene uccisa una donna ogni due giorni, nell’80% dei casi per mano di fidanzati, mariti o ex, il restante 20% da sconosciuti. Il problema c’è ed è grave.

"Dopo l’esperienza sperimentale in una palestra di Cesenatico – racconta Antonella Valletta, presidentessa di Crisalide –, puntavamo a circa 25-30 iscritte. Invece siamo arrivate a una sessantina di iscrizioni in soli dieci giorni, poi il numero è salito ulteriormente, finché abbiamo dovuto fermarci. Ora abbiamo già una lista d’attesa per nuovi corsi che vedremo di programmare al più presto". C’è chi si è presentata al corso da sola, chi in compagnia d’amiche, chi di una parente, le iscritte sono tutte fortemente motivate e pronte a seguire con attenzione i suggerimenti e le tecniche degli istruttori, tra cui Alessandro ‘Iron’ Savini, certificato Krav Maga.

"Mi sono capitate molestie verbali e avvicinamenti non desiderati – spiega Serena Fornaro, 30 anni –. Il mondo sta cambiando e purtroppo in peggio, c’è paura ad andare in giro sole soprattutto in certi posti o di notte. Per questo vorrei capire cosa fare, come gestire in particolare le emozioni. Un consiglio semplice che mi ha colpito? Quello di gridare ‘Al fuoco, al fuoco’, in situazioni di pericolo, anziché ‘Aiuto’, per attirare meglio l’attenzione degli altri". Sulla stessa lunghezza d’onda è Maria Grazia Morelli. "Le molestie sono sempre esistite – afferma –, però ora violentano anche le donne di 90 anni, come si legge sui giornali, oltre al problema di rapine e scippi. Già da un po’ volevo partecipare a un corso di autodifesa e finalmente ho trovato l’occasione per sentirmi un po’ più serena quando vado in giro. Trovo interessante imparare tecniche per difendersi quel tanto che basta per scappare il più in fretta possibile dall’aggressore". Per Sara Franco, 35 anni, è già la seconda partecipazione a un corso di autodifesa. "Quando ero una bambina – ricorda – mi è capitato di essere avvicinata da uno sconosciuto in strada e mi sono molto spaventata. Nelle scuole si spiegano alcune cose ma bisogna fare ancora di più, perché le situazioni di pericolo sono molteplici".

"Una cosa che mi ha colpita durante queste prime lezioni – afferma Irene Ghirardelli, 66 anni che partecipa con un’amica – è che, in caso di aggressione fisica, non bisogna preoccuparsi di reagire, ma di ‘parare’ i colpi e scappare. L’essenziale è non perdere la testa, non è facile, ma con i giusti strumenti si può provare". Tenere la guardia alta per difendere in particolare il viso, è tra i primi consigli, unitamente a colpire i genitali per avere il tempo di neutralizzare l’aggressore e scappare. "Sapere come comportarsi in caso di bisogno è fondamentale" commenta Linda Antonellini. A seguire con occhio attento e vigile le corsiste, Antonella Valletta, che dopo la sua terribile esperienza di violenza fisica e psicologica – raccontata nel libro ‘Ho smesso di tremare’ – si definisce una sopravvissuta. "Per cambiare bisogna fare rete e seminare gentilezza, educazione, rispetto e dialogo – dice –. Liberarsi dal fardello che si porta dentro, è decisivo per stare meglio. Da sole non se ne esce".