
Faenza, 16 settembre 2023 – Il ‘Galet de Paciug’ non canta più davanti al Fontanone. Almeno per il momento. Da ieri infatti è stata rimossa l’opera temporanea di Alessandro Turoni che ha accompagnato l’inizio della ripartenza di Faenza dopo l’alluvione. Quattro lunghi mesi in cui il galletto del fango, realizzato con materiali di recupero e simbolo di una Romagna che vuole rialzarsi, aveva trovato casa sulla rotonda di fronte al Fontanone, altra opera simbolica della città. Da ieri però, come previsto dalla scadenza dei permessi, il galletto è stato rimosso, in attesa dell’incontro in programma la prossima settimana tra l’Associazione Fatti d’Arte e il Comune, per valutare il riposizionamento definitivo e l’acquisizione dell’opera. Acquisizione che non graverà sulle finanze pubbliche, come avevano anticipato gli amministratori, l’artista e l’associazione, questi ultimi infatti avevano lanciato prima una raccolta firme e poi avevano organizzato una campagna di raccolta fondi per finanziare la realizzazione dell’opera definitiva.
Tanti, come ha esplicitato la presidente di Fatti d’Arte Veronica Bassani, sono stati i cittadini che hanno erogato piccole somme per la trasformazione del galletto, che una volta realizzato sarà posizionato molto probabilmente in un’area verde situata in uno dei quartieri feriti dall’alluvione. In particolare l’interesse dei cittadini circa l’opera si era intensificato quando le raffiche di vento di luglio l’avevano abbattuta. Così l’associazione e Turoni avevano ripristinato la ‘caveja del fango’ rinforzandola, e in virtù delle numerose richieste ricevute, avevano poi fatto istanza al comune per il prolungamento del periodo di esposizione. Immediatamente dopo c’era stata la raccolta firme che ha raggiunto la ragguardevole quota di 750 sottoscrizioni, in base alle quali poi era stata indetta una conferenza stampa per annunciare l’avvio della procedura di trasformazione da opera temporanea ad opera permanente. Oltre ai singoli privati si erano inoltre fatte avanti "alcune aziende che hanno manifestato l’intenzione di finanziare la trasformazione del galletto" come riferito da Veronica Bassani, e quindi complessivamente saranno proprio i soggetti privati a sostenere la realizzazione del ‘Galet de Paciug’ permanente. Congiuntamente sono stati studiati approfondimenti per la classificazione dell’opera d’arte nel Museo a cielo aperto cittadino.