REDAZIONE RAVENNA

Smottamenti a Brisighella. Coppia di anziani salvata. Treni fermi e niente bus per ore sulla Faentina

Tanta apprensione: i danni maggiori sono in collina per le frane. In via Rio Chiè agenti della Polizia locale e vigili del fuoco in azione.

Smottamenti a Brisighella. Coppia di anziani salvata. Treni fermi e niente bus per ore sulla Faentina

Tanta apprensione: i danni maggiori sono in collina per le frane. In via Rio Chiè agenti della Polizia locale e vigili del fuoco in azione.

La quarta alluvione del biennio 2023-24 sull’Emilia Romagna lascia sul territorio faentino soprattutto uno strascico di paura, che ha cessato di attanagliare i vari comuni solo nel pomeriggio di ieri, quando le piene dei fiumi gradualmente si sono spostate verso nordest, in direzione dell’Adriatico. Le ore più tese si sono vissute a Brisighella nella nottata fra sabato e domenica, alle 22, quando i vigili del fuoco e la Polizia locale hanno dovuto raggiungere una coppia di anziani, una donna di 79 e suo marito di 80, residente in una traversa di via Rio Chiè, impervia strada secondaria che da Brisighella raggiunge Tebano, per evacuare loro e il cane. La stradina era nel frattempo già diventata un fiume di fango, tanto che i soccorritori per raggiungere la casa – rimasta senza elettricità – hanno dovuto usare un gommone e successivamente muoversi a piedi: arrivati sul posto la casa era già allagata.

Via Rio Chiè è stata una delle direttrici maggiormente colpite dagli smottamenti di terra e fango provenienti dalle pendici collinari ai lati della carreggiata: altre piccole frane si sono registrate un po’ ovunque, tanto che Rete ferroviaria italiana ha dovuto sospendere per alcune ore il servizio di bus sostitutivi tra Fognano e Popolano di Marradi, proprio a causa di smottamenti verificatisi nel tratto intermedio. A differenza di quanto accaduto nelle tre precedenti alluvioni, il livello di Senio e Lamone – e dei loro principali affluenti quali Sintria e Marzeno – non ha fatto registrare nuovi record. Il Senio a Tebano è entrato in fascia rossa – posta a quota 5 metri e 50 – brevemente nelle prime ore di domenica, alle 2 di notte. Alle 4 del mattino la piena ha superato l’abitato di Castel Bolognese, in fascia arancione, con un livello idrometrico di quasi cinque metri. Sempre alle 2 di notte il Lamone ha toccato a Faenza quota 4 metri e 11, poco al di sotto della soglia arancione. Il Marzeno aveva comunque sfiorato la fascia rossa a mezzanotte, fermandosi a 4 metri e 98 all’altezza di Rivalta, a soli due centimetri dalla soglia più critica.

Filippo Donati