"Sono riuscito a tornare a casa con un modulo abitativo"

Voltana, l’esperienza di Daniele Taroni che, in attesa della ricostruzione della sua abitazione dopo il tornado, vive in un piccolo prefabbricato della protezione civile, collocato nel suo cortile.

"Sono riuscito a tornare a casa con un modulo abitativo"
"Sono riuscito a tornare a casa con un modulo abitativo"

"Dopo aver trovato ospitalità per una quarantina di giorni da amici e parenti, grazie a questa piccola struttura sono finalmente potuto tornare per così dire a casa. Si tratta di una sistemazione provvisoria, in attesa della ricostruzione della mia abitazione, distrutta dal tornado".

Nonostante i non pochi disagi con cui da un paio di mesi è alle prese, è visibilmente soddisfatto Daniele Taroni, 69 anni, imprenditore agricolo e ambulante ortofrutticolo che risiede a Chiesanuova di Voltana, in occasione dell’arrivo di un modulo abitativo dove da qualche giorno vive assieme alla moglie Maria.

Quel sabato 22 luglio la furia del vento, con raffiche tra i 250 e i 300 chilometri orari, si accanì anche sulla sua abitazione situata in via Fiumazzo. Oltre al tetto volato letteralmente via, crollarono parti di muratura un solaio della portata di 600 quintali. Inoltre subirono danni ingenti a quattro capannoni, altrettanti furgoni nonché due trattori, due auto e diverse serre. Senza dimenticare centinaia, tra ciliegi e albicocchi, stesi a terra. "Una sorte – ci tiene a precisare – toccata purtroppo a diverse altre persone che abitano sia qui a Chiesanuova che a Voltana, a Taglio Corelli, in parte di Alfonsine e a Savarna. Residenti che, come nel mio caso, hanno subito danni non solo materiali, ma anche morali". Malgrado un simile scenario, il 69enne non si è perso d’animo: "Già pochi giorni dopo quel disastro – spiega il 69enne – ho contattato il mio geometra Luca Ricci Maccarini chiedendogli di fare una perizia per quantificare il danno e di trasmetterla in posta certificata sia all’Unione dei Comuni che all’amministrazione comunale di Lugo". La sua grande caparbietà gli ha inoltre consentito di attivarsi fino a ‘raggiungere’ la Protezione Civile Regionale, che gli poi ha messo a disposizione il suddetto modulo abitativo. "L’ambiente è piccolo – osserva – ma funzionale. È infatti dotato di riscaldamento, aria condizionata e prese per l’energia elettrica. Vi ho già collocato un letto, un tavolino, un paio di sedie e la televisione, ma quel che più conta è che, essendo stato situato nel cortile di casa, mi consente di organizzare meglio il lavoro e di tenere sott’occhio la mia proprietà, visto che proprio pochi giorni fa ho ricevuto la visita dei ladri, che mi hanno rubato un attrezzo agricolo".

Taroni coglie infine l’occasione per "ringraziare il presidente dell’Anc (Associazione nazionale carabinieri volontari) di Ravenna, Isidoro Mimmi, il coordinatore del nucleo Protezione Civile dell’Anc, Marcello Gumina, il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa per l’interessamento anche al mio caso con tanto di sopralluogo, l’amministrazione comunale di Lugo e Silvano Verlicchi, quest’ultimo per il suo sostegno morale e per i suoi preziosi suggerimenti".

Luigi Scardovi