Proseguono le iniziative dei volontari di “Salviamo i pini di Lido di Savio“ per evitare l’abbattimento dei pini di viale Romagna. Questo pomeriggio, a Ravenna, è infatti previsto un incontro al circolo Aurora (via Ghibuzza 12) con ritrovo alle ore 18.
I volontari si avvalgono di presenze autorevoli come Gian Pietro Cantiani, relatore dell’incontro ma soprattutto dottore forestale arboricoltore ed autore di numerosi e importanti progetti per la tutela dei viali alberati storici di pino domestico.
Presente anche l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Ravenna, mentre tra gli invitati, in attesa di una risposta, ci sono anche le forze politiche, l’amministrazione comunale e gli enti competenti.
Gli obiettivi dell’incontro sono molto chiari, come sottolineano i volontari, e insieme agli esperti si farà chiarezza sull’importanza del pino, e un sottotitolo dell’incontro è stato denominato “Alberi dannosi e pericolosi, o fonte di salute, biodiversità e bellezza?“. Questo non sarà l’unico tema proposto dai volontari, che dopo aver avviato la campagna sulle petizioni, adesso organizza diversi incontri per sensibilizzare sulla questione, con l’ausilio di esperti del settore.
Un altro punto che verrà analizzato e approndito questo pomeriggio riguarda i sistemi innovativi per il consolidamento delle radici dei pini e per l’aumento del fattore di sicurezza degli alberi.
Nel frattempo, le petizioni non si sono fermate e, tutt’altro, continuano a macinare adesioni. L’ultimo dato disponibile risale a martedì 6 agosto, quando in sole due ore sono state raccolte 150 firme a Lido di Savio per la richiesta di rivedere il progetto di riqualificazione di viale Romagna e salvare i 70 pini domestici. Poche settimane fa, i volontari avevano dichiarato che la petizione si sarebbe fermata al raggiungimento minimo per la discussione in Comune. Molti abitanti di Lido di Savio, oltre a quelli di altri comuni e frazioni della provincia di Ravenna, hanno risposto presente all’appello, dimostrando di avere interesse nel salvaguardare i pini del litorale ravennate, definiti sani e fondamentali per la biodiversità.