Spadoni, ripresa fra 15 giorni "La palazzina è irraggiungibile Ma sui danni siamo ottimisti"

Beatrice Bassi, delegata del cda del Gruppo: "Una società di bonifica al lavoro dalle prossime ore". Intanto a Faenza si preparano pasti caldi e a Brisighella si donano prodotti alle famiglie soccorse.

Spadoni, ripresa fra 15 giorni  "La palazzina è irraggiungibile  Ma sui danni siamo ottimisti"

Spadoni, ripresa fra 15 giorni "La palazzina è irraggiungibile Ma sui danni siamo ottimisti"

"Dalle 22 di martedì notte dobbiamo ancora riuscire a entrare nella palazzina principale dove ci sono i server e il ‘cuore’ del Gruppo Spadoni. Ma ora siamo più ottimisti sulla ripresa dell’attività, grazie a una società di bonifica di assoluto livello che si è dichiarata disponibile a lavorare fin dalle prossime ore". A parlare è Beatrice Bassi, delegata del Cda del Gruppo. Le immagini che arrivano da Coccolia sommersa sono impressionanti: un’enorme distesa d’acqua dove si intravvedono i tetti delle palazzine che costituiscono il centro produttivo e logistico del Gruppo Molino Spadoni. "Qui a Coccolia c’è il cuore pulsante. C’è il deposito principale delle farine da un chilo, lo stoccaggio del grano, i laboratori, i silos, i magazzini con i prodotti pronti per la consegna. Martedì, nel rispetto delle ordinanze, avevamo previsto la chiusura del Molino e, quindi, al momento dell’alluvione nell’impianto non c’era nessuno" spiega Bassi.

Al momento è difficile quantificare i danni, perché ancora non si può accedere alla palazzina principale, ma qualche riscontro positivo arriva dai sopralluoghi svolti in altri locali del gruppo. Il magazzino della farina da chilo si è preservato "quindi contiamo di gestire le consegne ripartendo in breve tempo. E anche lo stoccaggio del grano non ha subito danni, quindi la materia prima non ci manca". Danni, ma non eccessivi, anche alle Officine Gastronomiche Spadoni a Brisighella. "Siamo in grado di fare le consegne, non certo di produrre. Però, non abbiamo buttato un etto di prodotto perché fin da subito abbiamo provveduto a destinarlo per soccorrere le famiglie alle prese con frane e allagamenti. Casa Spadoni di Faenza non è allagata e provvede a produrre pasti caldi come richiesto dal Comune. Abbiamo anche inviato una lettera ai nostri dipendenti in segno di solidarietà perché molti di loro sono alle prese con le abitazioni allagate".

Ora l’obiettivo è essere pienamente operativi nel giro di un paio di settimane. I molini di Savio e Castiglione riprenderanno a macinare fin dalla prossima, un deciso ritorno verso la normalità, per quanto resti l’incognita della palazzina principale dove ancora non si riesce a entrare. "Lì ci sono server e apparati elettronici e dovremo valutare i danni subiti, così come per gli impianti produttivi. Certamente riusciremo a far fronte alle consegne programmate". L’attività del Gruppo Spadoni è dislocata in 15 stabilimenti di proprietà in cui operano oltre 200 dipendenti, cui si affianca una rete di agenti commerciali e distributori. Oltre alle 9 sedi produttive, si aggiungono un allevamento di mora romagnola di oltre 90 ettari alla ‘Fattoria Palazzo di Zattaglia’ di Brisighella e 5 ristoranti ‘Casa Spadoni’ in regione. Esporta in oltre 40 paesi esteri, principalmente in Francia, Spagna, Gran Bretagna, DACH, Olanda, Belgio, Israele, Australia, Giappone e Stati Uniti.

lo.tazz.