Spazi di riservatezza contadina

Oggi, dovendo trattare in casa un affare in privato con qualcuno ci si rifugia nel proprio studio o in una stanza a porta chiusa. I contadini romagnoli di un tempo, dovendo trattare con riservatezza affari economici o di famiglia con qualche estraneo si ritiravano nei due luoghi deputati, come rilevò l’indagine dell’amministrazione napoleonica nel 1811: "La stalla de’ buoi ed il didietro del pagliajo chiamano li contadini luoghi di ritiratezza, ed idonei a trattare gli affari". In genere i contadini non volevano far sapere i loro affari in giro e dopo aver trattato "dri e’ pajér", colui che aveva dovuto rivelare ciò che avrebbe tenuto volentieri coperto ammoniva l’altro con: "Fa cônt che me an t’eba dèt gnìt" (Fa conto che io non ti abbia detto nulla).