Spesa a domicilio a Faenza, ecco chi fa la consegna a casa

Caroli (Ascom): "Un bel servizio ai faentini anche se offre introiti risibili. Questo scenario potrebbe essere d’ispirazione anche dopo la pandemia"

La preparazione della spesa in una foto d’archivio

La preparazione della spesa in una foto d’archivio

Faenza (Ravenna), 6 aprile 2020 - Non solo alimentari e farmacie tra le attività che nel corso dell’emergenza Covid-19 hanno iniziato a consegnare a domicilio, una modalità che, vedendo l’indice di gradimento di tanti professionisti del settore, potrebbe proseguire anche in futuro. Se nei giorni scorsi abbiamo scritto della libreria Moby Dick, ci sono tanti altri commercianti che stanno pubblicizzando, per lo più attraverso i social, la possibilità di recapitare merci a domicilio. Tra queste, e l’elenco non è assolutamente esaustivo ma frutto di una ricerca sul web, ci sono ad esempio il negozio Scarpantibus, il laboratorio di riparazione Pc Doctor, l’erboristeria Fiore della vita, la cartolibreria Il matitone, La cioccolateria, Babaforbaby, Wuud abbigliamento, I fiori di Giovanna, L’edera e L’intimo di Sabrina. A questi si aggiungono i colleghi che aderiscono al consorzio Faenza C’entro: ci sono infatti Fanti Elettrodomestici, i negozi di ottica Dieci Decimi, Scipi, Alessandro Borchi e Ottica del Mercato, le erboristerie L’Elisir, Fiore della Vita, L’Erboristeria di corso Mazzini.

Tra i negozi chiusi, ma che effettuano consegne a domicilio a chi ne fa richiesta, ecco poi Cartolibreria Sorelle Resta, Kajoca Giochi, Casa del Disco, 2Piedi Scarpe bambini, La Mangeria e dal 6 aprile anche il Qcorner e InFermento. "Al momento – spiega Paolo Caroli, presidente provinciale Ascom – nella lista delle attività che consegnano a domicilio che il Comune ha attivato nei suoi siti internet istituzionali non ha ritenuto di dover inserire attività che non siano legate alla ai beni di prima necessità. C’è da sottolineare però che quello che in questo momento i commercianti di queste attività stanno mettendo a disposizione, e questo è da ammirare, è un servizio ai faentini a fronte di introiti risibili, se non addirittura rimettendoci".

Continua Caroli: "Questo nuovo scenario che nell’emergenza si sta affacciando potrebbe però essere di ispirazione anche dopo l’emergenza sanitaria. Credo che una riflessione da questa esperienza sarebbe doverosa perchè potrebbe far nascere ad esempio la possibilità di vendite on line da parte delle attività di prossimità per gli stessi faentini che potrebbero ricevere comodamente a casa la merce, per di più con il vantaggio che, nel caso in cui la merce non risponda alle esigenze, potrebbe essere facilmente restituita e cambiata".

a.v.