Spogliarello davanti al bimbo, si va verso il rito abbreviato

Ieri il Gip di Bologna ha accolto la costituzione di parte civile dei servizi sociali e dei genitori della baby-sitter

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Detenzione di materiale pedopornografico, corruzione di minorenni e pornografia minorile. Per tutti e tre i reati il Gip di Bologna (distretto competente per tipologia di reato) ieri ha accolto la richiesta di rito abbreviato, avanzata dall’avvocato Gabriele Bordoni che difende l’imputato, un ravennate ultracinquantenne, rinviando per la trattazione a inizio novembre.

I controlli sull’ultracinquantenne erano scattati quando, nell’ambito di tensioni legate anche alla separazione, la ex aveva chiesto di chiarire taluni comportamenti a suo avviso strani manifestati verso quella baby-sitter minorenne. Ed è così che i carabinieri, coordinati dal pm Manuela Cavallo, il 23 novembre scorso in un appartamento del Ferrarese del quale l’imputato aveva la disponibilità, su alcuni hard disk avevano trovato quasi 14 mila foto e più di 250 video di natura pedo-pornografica. Materiale – secondo quanto annotato dagli inquirenti – "accuratamente catalogato in cartelle" a seconda dell’età dei minori ritratti: "1Y, 2Y, 3Y etc", presumibilmente uno, due o tre anni (o 11, 12, 13 anni) e così via. A quel punto, grazie alle immagini, a ritroso erano riusciti a fare luce su un episodio verificatosi il 24 agosto precedente nel corso di una vacanza in una località turistica in provincia di Ancona: ovvero il ravennate erano riuscito a convincere la baby-sitter a spogliarsi quasi integralmente davanti al bimbo. Per questo la Procura gli contesta anche il reato di pornografia minorile. Ieri il Gip di Bologna ha anche accolto la costituzione di parte civile dei servizi sociali competenti nominati tutori del piccolo in seguito al decreto con cui il tribunale dei minorenni di Bologna ha sospeso la potestà genitoriale (avvocato Christian Biserni) e dei genitori della baby-sitter.