
Un ordigno inesploso della Seconda guerra mondiale è stato fatto brillare ieri al di sotto del Ponte delle Grazie. La bomba – un ordigno aereo di fabbricazione tedesca dalla massa di circa dieci chilogrammi, lungo poco meno di mezzo metro – era stata immediatamente isolata già nella serata di giovedì: ieri mattina l’esercito è intervenuto sul posto per farla esplodere. Inizialmente si era ipotizzato di poter rimuovere la bomba: in questi casi normalmente gli ordigni vengono conservati e poi fatti brillare insieme ad altri loro omologhi.
Non è chiaro in quale fase dei combattimenti l’ordigno sia stato sganciato su Faenza. Quella del Ponte delle Grazie fu del resto una delle due aree della città più intensamente bombardate nel corso della Seconda guerra mondiale, insieme a quella della stazione. Piogge di missili che oltre a costare molte vite umane furono anche la causa dei danni che nel corso del conflitto subirono la biblioteca Manfrediana e il Museo delle Ceramiche, rispettivamente vicini al ponte sul Lamone e alla stazione ferroviaria. L’ordigno inesploso è comunque sembrato non particolarmente offensivo: tanto da ipotizzare un suo trasporto altrove. Ieri sul posto erano presenti la polizia, l’esercito con al fianco il suo personale sanitario, la polizia municipale e il nucleo di protezione civile interno alla macchina comunale, con i dirigenti preposti.
Dopo alcune valutazioni l’esercito ha poi preferito far brillare la bomba sul posto: intorno alle 12.15 è stato dunque deviato il traffico pedonale, ciclabile e automobilistico, creando un’area di 100 metri intorno all’ordigno completamente off-limits, che abbracciava, oltre al Ponte delle Grazie (già chiuso al traffico automobilistico), le porzioni più vicine al fiume di corso Europa, piazza Lanzoni, corso Saffi, via Lapi, via Diamante Torelli, via Mittarelli e via Ponte Romano. Ai residenti delle case affacciate sul fiume, in particolare quelle di via Ponte Romano, è stato ordinato di rimanere al chiuso: si è deciso di non operare alcuna evacuazione. L’ordigno è stato poi fatto esplodere in sicurezza alle 12.41, dopo essere stato ricoperto di uno strato di terra.
Il via libera al traffico veicolare è stato diramato poco dopo: alcuni minuti prima delle 13 pedoni, biciclette e auto scorrevano già regolarmente in tutte le aree precedentemente chiuse. Sul ponte sono dunque potuti proseguire i lavori di messa di sicurezza dell’argine e quelli propedeutici per il rifacimento della struttura: come annunciato dal commissario alla Ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo una decina di giorni fa, il ponte sarà sostituito interamente – fatta eccezione per i piloni – da una struttura realizzata ex novo, mentre sul lato sud dovrebbe sorgere un ponte temporaneo di tipo Mabey-Johnson utile a mantenere un collegamento diretto fra il centro e il Borgo.
Filippo Donati