Non accettava la fine della relazione. E soprattutto non tollerava che nella vita della sua ex convivente potesse esserci un altro uomo. Così, anziché rassegnarsi e voltare pagina, per mesi ha messo nel mirino chi aveva preso il suo posto nel cuore di quella donna. Avrebbe cominciato a perseguitarlo e a bersagliarlo con ripetute minacce, questo fino all’altro giorno quando, a seguito dell’ennesima aggressione, la vittima ha chiesto l’intervento dei carabinieri che lo hanno arrestato, applicando il codice rosso anche quando il richiedente è un uomo. In manette, e di lì a breve in carcere a Ravenna, è finito un 40enne originario del Messinese e residente a Lugo, piccolo imprenditore, con qualche precedente di polizia. L’intervento dei militari è scattato nella serata di lunedì, quando ad accorrere a seguito dell’ennesima richiesta di aiuto sono intervenuti gli uomini della stazione di Lugo unitamente ai colleghi dell’aliquota radiomobile. A chiamarli era stato un 38enne, anch’egli di origine siciliana, e residente a Sant’Agata sul Santerno, accusato dal rivale di essere legato sentimentalmente alla sua ex. All’arrivo dei carabinieri, infatti, il 40enne lo stava minacciando e insultando, con la vittima costretta a rinchiudersi all’interno della propria auto. L’aggressore è stato così portato in caserma per accertamenti e di lì a breve è stato dichiarato in arresto per atti persecutori e portato in carcere su disposizione del Pm Monica Gargiulo, in attesa dell’udienza di convalida. Dopo avere ascoltato il racconto del 38enne, trovato in evidente stato di ansia e paura, è emerso che lo stesso, temendo per la propria incolumità, tra giugno e ottobre di quest’anno per situazioni analoghe, pure non intendendo avvalersi di centri antiviolenza, aveva già presentato quattro denunce nei confronti del corregionale che gli rimproverava una relazione con la sua ex compagna. I militari hanno inoltre verificato se l’arrestato risultasse detentore di armi, ma l’esito è stato negativo. l. p.

Cronaca

Non accettava la fine della relazione. E soprattutto non tollerava che nella vita della sua ex convivente potesse esserci un altro uomo. Così, anziché rassegnarsi e voltare pagina, per mesi ha messo nel mirino chi aveva preso il suo posto nel cuore di quella donna. Avrebbe cominciato a perseguitarlo e a bersagliarlo con ripetute minacce, questo fino all’altro giorno quando, a seguito dell’ennesima aggressione, la vittima ha chiesto l’intervento dei carabinieri che lo hanno arrestato, applicando il codice rosso anche quando il richiedente è un uomo. In manette, e di lì a breve in carcere a Ravenna, è finito un 40enne originario del Messinese e residente a Lugo, piccolo imprenditore, con qualche precedente di polizia.
L’intervento dei militari è scattato nella serata di lunedì, quando ad accorrere a seguito dell’ennesima richiesta di aiuto sono intervenuti gli uomini della stazione di Lugo unitamente ai colleghi dell’aliquota radiomobile. A chiamarli era stato un 38enne, anch’egli di origine siciliana, e residente a Sant’Agata sul Santerno, accusato dal rivale di essere legato sentimentalmente alla sua ex. All’arrivo dei carabinieri, infatti, il 40enne lo stava minacciando e insultando, con la vittima costretta a rinchiudersi all’interno della propria auto. L’aggressore è stato così portato in caserma per accertamenti e di lì a breve è stato dichiarato in arresto per atti persecutori e portato in carcere su disposizione del Pm Monica Gargiulo, in attesa dell’udienza di convalida. Dopo avere ascoltato il racconto del 38enne, trovato in evidente stato di ansia e paura, è emerso che lo stesso, temendo per la propria incolumità, tra giugno e ottobre di quest’anno per situazioni analoghe, pure non intendendo avvalersi di centri antiviolenza, aveva già presentato quattro denunce nei confronti del corregionale che gli rimproverava una relazione con la sua ex compagna. I militari hanno inoltre verificato se l’arrestato risultasse detentore di armi, ma l’esito è stato negativo.
l. p.

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I carabinieri hanno applicato il codice rosso dopo che la vittima, di Sant’Agata, aveva denunciato quattro volte un 40enne lughese

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