Stalking a Ravenna: intercettata e braccata dal suo ex col Gps

A processo per stalking e sequestro di persona un 42enne: pedinava una donna nei luoghi che frequentava e ascoltava le sue telefonate

Stalking: la seguiva anche grazie a un Gps installato sulla auto di lei

Stalking: la seguiva anche grazie a un Gps installato sulla auto di lei

Ravenna, 19 gennaio 2023 – Ne seguiva gli spostamenti grazie a un Gps installato nella sua auto. Non contento, le aveva clonato la scheda del telefono riuscendo così ad ascoltare le sue conversazioni. Pedinamenti, appostamenti e sceneggiate in locali pubblici erano diventati la regola dopo che lei, una 36enne residente in provincia, aveva deciso di lasciarlo, avendo scoperto tradimenti e che i suoi atteggiamenti violenti erano dovuti all’uso di cocaina.

Il processo per stalking, sequestro di persona e tentata rapina, che vede imputato un 42enne residente a Ravenna ai danni dell’ex compagna, è stato incardinato l’altra mattina davanti al giudice Antonella Guidomei. La vittima è parte civile con la tutela dell’avvocato Francesco Furnari.

La relazione tra i due era iniziata a fine 2017, ma già nel gennaio 2019 la donna aveva deciso di interromperla in ragione degli atteggiamenti irascibili, e in certi casi imprevedibili, dell’uomo. Come quella volta che si adirò, lanciandole addosso un cassetto, solo perché lei si era presentata ad un appuntamento con anticipo. Nella sua denuncia, la vittima racconta che un giorno del febbraio 2019, dopo avere accettato la richiesta dell’uomo di un chiarimento, avendolo sorpreso fumare cocaina, gli svuotò tutta la sostanza nel lavandino.

La reazione di lui sarebbe stata furiosa, tanto da chiuderla a chiave in una stanza per una decina di minuti: da qui l’imputazione per sequestro di persona. A marzo dello stesso anno ebbero inizio i pedinamenti, anche sul luogo di lavoro della donna, quando in un’occasione le aprì la portiera dell’auto con una copia delle chiavi, nonché nei locali della Bassa Romagna e della costa ravennate che lei frequentava con amiche e amici, verso i quali poneva in essere atteggiamenti di vera e propria sfida. Fu in una di queste circostanze che l’uomo le mostrò la trascrizione di una conversazione telefonica che lei aveva avuto il giorno stesso con un’amica, facendole capire di essere intercettata e tentando di sottrarle il cellulare con la forza.

Al tempo stesso, la vittima non riusciva a capire come facesse sempre a conoscere i suoi spostamenti e fu lo stesso 42enne ad ammettere di averle installato un sistema di rilevamento Gps sulla sua autovettura, unitamente a un microfono collegato a una scheda sim in modo da poter ascoltare tutte le sue conversazioni. In un primo momento l’uomo aveva disinstallato gli apparecchi. Quando a maggio, dopo altri incontri che non potevano essere casuali, la vittima notò uno scollamento del vano sotto lo sterzo, scoprendo la presenza di una scatola nera collegata ad un potente magnete.

Litigi, pedinamenti culminati in strattonamenti e trascinamenti in presenza di testimoni, invio compulsivo di messaggi, unitamente ai tipici comportamenti bipolari dello stalker – un biglietto con un ciondolo incollato alla portiera dell’auto – si sono protratti a lungo, fino all’inevitabile denuncia.