Massa Lombarda, la prima casa creata con la stampante 3D / FOTO

"È tutta naturale, realizzata da Wasp con terra e paglia"

Massa Lombarda, l'inaugurazione della casa realizzata con la stampante 3d

Massa Lombarda, l'inaugurazione della casa realizzata con la stampante 3d

Massa Lombarda (Ravenna), 7 ottobre 2018 - «Ora iniziamo a fare sul serio». Parole di sfida, pronunciate da chi, dal 2012, insegue un sogno, ‘Shamballa’, un mondo etico in cui la tecnologia è asservita ai bisogni primari dell’uomo, cibo, casa, lavoro, energia e salute. Parliamo di Massimo Moretti, fondatore di Wasp, azienda di Massa Lombarda leader nel settore della stampa 3D. Il primo effetto concreto di quel sogno si è avverato ieri, quando alla presenza del sindaco, Daniele Bassi, e del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha inaugurato ufficialmente nella sede di via Castelletto 104 la prima casa di 20 metri quadrati realizzata da una stampante.

‘Gaia’ (foto), il nome scelto per sottolineare il suo legame con la terra, è stata completamente realizzata con materiali naturali. «Il prossimo step è trovare lo spazio in cui costruire case in grado di ospitare le persone – ha sottolineato Moretti –. Ma per farlo dobbiamo prima iniziare a rimpinguare le nostre finanze vendendo i macchinari realizzati». La presentazione di Gaia è avvenuta all’interno di un evento strutturato su 2 giorni in cui la Wasp ha chiamato a raccolta esperti internazionali del settore. «È il momento giusto per aprirci alla formazione – continua Moretti –. Molte scuole internazionali ci chiedono di aprire dei canali di collaborazione. Siamo stati fra i primi a credere nell’utilizzo etico della tecnologia inseguendo il sogno di stampare le case. Ma non siamo stati gli unici e la presenza di ricercatori provenienti da tutto il mondo fra il pubblico del convegno organizzato ieri mattina nella chiesa del Carmine ce ne ha dato prova. Ora si tratta di creare una tendenza che ci permetta di proseguire».

Un particolare di 'Gaia'
Un particolare di 'Gaia'

La terra cruda è il principale legante della miscela di materiali naturali di scarto provenienti dalla filiera produttiva del riso, utilizzata per costruire Gaia tramite la stampante 3 D Crane. I suoi 20 metri quadrati di superficie sono avvolti da 30 metri quadrati di pareti stampate spesse 40 centimetri, costate 900 euro di materiali fra terra cruda, paglia, lolla di riso e calce e 10 giorni di tempo. «Avevamo pensato di realizzare case come Gaia, economiche ma estremamente salubri al punto da non richiedere ne impianto di riscaldamento né di condizionamento, per supportare le popolazioni più disagiate. In realtà abbiamo scoperto che le fasce deboli non vogliono case di terra, perchè collegano i materiali con cui sono realizzate alla povertà e preferiscono piuttosto il cemento. Paradossalmente – sottolinea – riceviamo moltissime richieste dalle fasce alte, quelle che hanno disponibilità economica e preferiscono al contrario abitazioni più ecologiche. Quando riusciremo a far passare il concetto che la scelta di una casa realizzata con materiali naturali non è da collegare alla povertà ma alla volontà di vivere meglio, allora potremo creare tendenza».