Strattoni ai bimbi in un asilo di Faenza, la maestra tornerà in tribunale a dicembre

La vicenda raccontata ieri è avvenuta in una struttura della città manfreda e risale al 2019. L’educatrice, secondo le accuse, avrebbe maltrattato i piccoli

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Sarà ascoltata in tribunale il 21 dicembre l’educatrice 41enne a processo con l’accusa di maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione – graffi e strattoni – in un asilo, ’Il giardino dei sogni’, di Faenza (e non di Riolo Terme, come erroneamente scritto ieri. Ce ne scusiamo). All’epoca dei fatti, che risalgono al 2019, la donna era supplente mentre ora non è più in servizio alla materna faentina. Inizialmente era stata lei a denunciare per minacce tre genitori, lamentando aggressioni verbali del tipo “faremo di tutto per non farti più insegnare“ e “ti aspetto fuori“.

Una vicenda finita con un nulla di fatto, per insufficienza di prove, davanti al giudice di pace. Poi a processo è invece finita lei, accusata di maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione sui bimbi. Giovedì in tribunale, davanti al giudice Cecilia Calandra e rispondendo alle domande del pm Cristina D’Aniello (foto), ha testimoniato la madre di un bimbo che aveva lamentato graffi al polso provocati dall’imputata, difesa dall’avvocato Franco Ciro. In una testimonianza una collega maestra, ancora in servizio alla materna, ha parlato di una "situazione problematica" e ha ricordato di aver assistito a episodi in cui l’imputata afferrava i piccoli alunni per i polsi e che lei si giustificava dicendo che "erano molto maleducati".

L’insegnante ha affermato di aver "offerto un aiuto" assieme alle colleghe "che lei ha sempre rifiutato".