Suolo pubblico, tavoli fuori fino a dicembre

L’ampliamento straordinario a seguito del Covid è stato prorogato e sarà gratuito. Di nuovo a pagamento l’occupazione ordinaria

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Lasciata l’emergenza Covid alle spalle, restano tuttavia alcune conseguenze ositive, perché qualcuna c’è, della pandemia. Come gli ampliamenti dell’occupazione di suolo pubblico di bar e ristoranti. Una misura presa dalle Amministrazioni dopo i mesi di chiusura forzata a causa dell’emergenza sanitaria per consentire alle attività economiche di prendere una boccata d’ossigeno. Sarà dunque possibile continuare ad occupare, gratuitamente, il suolo pubblico concesso in misura straordinaria ai locali dopo il lockdown. Con una delibera presentata in consiglio comunale dall’assessora al commercio Annagiulia Randi e approvata all’unanimità, l’ampliamento è stato prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno.

"Dal primo aprile – spiega l’assessora Randi – con la fine dello stato di emergenza a livello nazionale, il suolo pubblico ordinario, quello cioè che era sempre stato occupato dalle attività, anche prima della pandemia, è di nuovo a pagamento, mentre durante l’emergenza il pagamento era stato sospeso. Si è deciso però di mantenere gratuito l’ampliamento straordinario dell’occupazione di suolo pubblico". Quello cioè concesso agli esercenti che, soprattutto nei mesi scorsi, a causa delle limitazioni anti Covid, hanno dovuto ridurre drasticamente il numero dei tavoli e dei posti a sedere all’interno dei loro locali. L’occupazione del suolo pubblico è stata ampliata in via Ponte Marino, vicolo Gabbiani, via IV Novembre e via Andrea Costa, in quello che viene chiamato il ‘quadrilatero del gusto’ e che ogni sera si anima attirando tantissime persone. Il provvedimento ha coinvolto anche zone un po’ più decentrate rispetto alle strade pedonali, come via Agnello, una traversa di via D’Azeglio, e ancora piazza Kennedy e via Serafino Ferruzzi. Per fare alcuni esempi.

Se da un lato la proroga alla fine di quest’anno rientra tra le molteplici misure di sostegno alle attività colpite dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria, dall’altra l’espansione dei locali all’esterno ha letteralmente trasformato alcune aree del centro, valorizzandole e aumentandone quindi l’attrattiva. Le associazioni di categoria infatti più di una volta hanno espresso parere favorevole nei confronti di questo nuovo modello, chiedendo che venga mantenuto anche nei prossimi anni. I sostegno alle attività inoltre arriva in un momento in cui, rientrata l’emergenza Covid, si sono subito palesate le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, con l’aumento dei prezzi e il difficile reperimento di alcune materie prime.

Novità anche sul versante dei dehors, le strutture esterne ai locali da utilizzare sia in inverno che in estate. Al momento non ci sono state ancora richieste formali, tuttavia nuovi locali sono interessati al progetto. Si trattà del Fricandò, subito dopo Porta Adriana, e dell’Enoteca Bastione in via Bastione. Al momento di dehors in centro storico ce ne sono solo due: in piazzetta Einaudi all’esterno del Bollicine e in piazza Andrea Costa fuori dal bar Costa.

a.cor.