Tanta Ravenna nel futuro di Snam

Presentato il piano industriale fino al 2026. L’ad Venier: "Rigassificatore in funzione entro la fine del 2024"

Tanta Ravenna nel futuro di Snam

Tanta Ravenna nel futuro di Snam

Ravenna è rieccheggiata più volte ieri mattina durante la presentazione del piano industriale di Snam al 2026. L’ad Stefano Venier – che, grazie, al lungo passato trascorso come ad di Hera, conosce bene il comparto energetico ravennate – ha spiegato che dei 10 miliardi di investimenti previsti, ben 9 saranno destinati alle infrastrutture per il gas, tra gasdotti, stoccaggi e rigassificatori, con la finalità evidente di garantire al nostro Paese il maggior grado di sicurezza energetica possibile. Il restante miliardo andrà a finanziare la transizione energetica, lungo le due principali direttrici dell’idrogeno e del biometano. Oltre al progetto della ‘Linea Adriatica’ che porterà all’incremento di flussi di metano in arrivo da sud e da sud-est, a cominciare dall’Algeria e dall’Azebaijan, e destinati allo stoccaggio di Minerbio, con un investimento vicino a un miliardo, c’è lo sviluppo del centro di stoccaggio di Alfonsine. Il resto dei 9 miliardi per le infrastrutture del gas sarà investito per 1,3 miliardi in stoccaggi, con il nuovo sito di Alfonsine (Ravenna) che dovrebbe richiedere cinque anni prima di essere completato, e per 1,4 miliardi in rigassificatori. Gli 1,4 miliardi preventivati per i rigassificatori andranno principalmente a investimenti nelle due strutture galeggianti di Piombino e Ravenna. La prima, come dichiarato da Venier, sarà operativa entro maggio, mentre per la seconda occorre attendere fino a settembre del prossimo anno. "Il rigassificatore di Ravenna – ha detto l’ad di Snam rispondendo agli analisti in occasione della presentazione del nuovo piano – sarà in funzione entro il terzo trimestre 2024, perché dovrà essere ristrutturato il molo che lo ospiterà. L’acquisizione della nave sarà completata a settembre per 400 milioni". Quanto al rigassificatore di Piombino, secondo Venier, "darà un contributo fino a miliardi di metri cubi in estate e altrettanti nel prossimo inverno". L’ad di Snam non ha fatto riferimenti alla possibilità che il rigassificatore di Piombino, tra tre anni, quando dovrà lasciare il porto toscano, venga a Ravenna. Ma la possibilità di un secondo rigassificatore al largo della costa ravennate è quanto mai concreta.

lo. tazz.