Dal primo settembre sono entrate in vigore le nuove tariffe del biglietto del trasporto pubblico Start Romagna per il bacino di Ravenna: il biglietto per una corsa semplice all’interno di una delle zone della città è infatti passato da 1,30 euro a 1,50. D’accordo sul fatto che è cresciuto il costo del carburante e che il prezzo delle corse non aumentava dal 2014, quando si rincara una tariffa si spera anche in un miglioramento dei servizi, in particolare nel campo del trasporto pubblico, che dovrebbe essere un incentivo per non usare la macchina a vantaggio dell’ambiente ma anche a favore della comunità. A Ravenna invece linee e frequenze urbane non cambiano da anni, nonostante nel tempo la città si sia modificata e con essa le esigenze dei cittadini, così tuttora alcuni quartieri periferici hanno scarsi collegamenti. Alcune tratte sono state modificate da maggio solamente perché, a seguito dell’alluvione, diversi percorsi sono stati vietati ai mezzi pesanti.
In ambito extraurbano continua a regnare il caos. L’autostazione di piazza Moro, realizzata un tempo come capolinea delle corriere, resta scarsamente utilizzata e lo stabile in cui dovevano trovare luogo bar, ufficio informazioni e servizi per i viaggiatori è ancora vuoto. Nel frattempo le linee extraurbane fermano ovunque, alcune sono in piazza Farini dove già passano tutti gli autobus urbani, altre nella circonvallazione al Molino davanti al monumento di Giò Pomodoro. Ne passano dal parcheggio del Pala De Andrè e, in estate, anche la via Standiana diventa un terminal bus con tre punti fermata ben distanti tra loro.
In generale in città è facile trovare cittadini o turisti spaesati alle fermate che a volte attendono autobus che però non passano per carenza di autisti o perché gli orari spesso sono poco comprensibili per le numerose varianti. Inoltre capita che le tabelle orarie cartacee vengano esposte alle colonnine semplicemente all’interno di buste di plastica per raccoglitore e attaccate con nastro adesivo.
Le poche paline elettroniche che danno informazioni in tempo reale erano state installate ai tempi dell’Atm Ravenna, mentre quelle recenti posizionate da Start, seppur parlanti, danno solamente informazioni relative a dati cartacei senza comunicare ritardi o soppressioni. Non c’è molta attenzione neanche per quanto riguarda le fermate. Ne abbiamo con segnaletica storta o danneggiata, a volte sul ciglio della strada o con l’eventuale pensilina malmessa, alcune addirittura senza panca o copertura rotta. Se poi, per un imprevisto al mezzo, una linea viene sospesa, sono lunghi i tempi per la sostituzione o il ripristino del mezzo in particolare nelle giornate festive e al sabato.
Un altro punto importante per quanto riguarda il trasporto pubblico, specialmente in questa prima estate in cui l’utenza si è trovata ad affrontare il cambio di abitudini sui parcheggi a Marina di Ravenna conseguente al Parco marittimo, è il navetto dal parcheggio Scambiatore: lo scorso weekend l’avaria di uno degli autobus ha creato disagio per parecchio tempo ai passeggeri, con spiacevoli ripercussioni sul traffico.
Marco Beneventi