E’ stata una giornata di controlli all’interno delle scuole e degli edifici pubblici quella che ha visto ieri i tecnici dei vari Comuni, della Regione e della Provincia impegnati sul territorio, dall’Appennino fino ai comuni della costa.
Sei squadre della Protezione civile sono state inviate sin dalla mattinata sull’Appennino ravennate e su quello forlivese, i più colpiti dal sisma che ha avuto il suo epicentro a Marradi, comune della Romagna Toscana posto appena al di là del là del confine regionale.
Per chi vive nelle vallate montane la giornata era cominciata molto presto: la scossa delle 5.10, quella che ha toccato la magnitudo più forte, issandosi fino ai 4.9 gradi della scala Richter, aveva già spinto molte persone a rimanere in allerta per quel che rimaneva della notte, talvolta passando alcune ore in auto. E’ nella parte più alta della vallata del Lamone, distante appena qualche chilometro da Marradi, che la scossa è stata avvertita più violentemente, facendo correre la mente indietro nel tempo fino al 2012, quando anche sull’Appennino furono avvertite le due scosse che danneggiarono molti edifici nelle province di Ferrara, Modena e Bologna.
Le scuole, inizialmente chiuse in via precauzionale nei territori dei comuni di Riolo Terme e Brisighella – quelli più vicini alla Toscana – potranno tutte riaprire, ad eccezione della materna di San Martino in Gattara, l’edificio scolastico della provincia di Ravenna più vicino all’epicentro del sisma, che rimarrà chiusa anche oggi, in attesa di nuove verifiche.
Nel corso della giornata sono stati effettuati controlli in gran parte degli edifici scolastici della provincia, in particolare nei comuni dell’Unione della Romagna faentina, ma anche a Ravenna e in tutto il territorio di Cervia.
"Al momento non si segnalano danni a persone e a cose – evidenziano dal Comune di Ravenna –. A livello precauzionale e cautelativo sono in corso verifiche negli istituti scolastici che comunque rimarranno aperti". Lo stesso dicasi per i comuni del faentino: "i tecnici hanno effettuato verifiche puntuali accertando che nessuna struttura ha subito danni. Gli edifici scolastici dell’Unione saranno aperti alle lezioni". Sopralluoghi in corso anche nelle chiese, fra gli edifici più antichi del territorio: fatta eccezione per quella di San Martino in Gattara non si segnalano danni paragonabili nelle altre strutture. I monitoraggi proseguono in particolare nelle chiese della Collegiata e del Monticino, a Brisighella, già chiuse per importanti cantieri di consolidamento.
f.d.