The Doormen riscoprono gli anni Ottanta

Il gruppo ravennate in concerto oggi alle 18.30 al Moog con il nuovo singolo. "Così torniamo alle sonorità punk e new wave"

The Doormen riscoprono gli anni Ottanta

The Doormen riscoprono gli anni Ottanta .

In attesa dell’uscita del nuovo album in aprile, lo scorso 9 dicembre è uscito il singolo ‘Glass Factory’, che la rock band ravennate The Doormen proporrà al pubblico del Moog di Ravenna, questa sera dalle 18.30, insieme ad altri brani del loro repertorio. Nati nel 2009, su iniziativa di Vincenzo Baruzzi (voce, chitarra e batteria) e Luca Malatesta (chitarra), il gruppo ha già all’attivo quattro album, fra cui ‘Black Clouds’, "Abstract (RA)’ e ‘Plastic Breakfast’. Nel 2012 vincono le selezioni regionali di ‘Arezzo Wave Love Festival’, poi si guadagnano la possibilità di aprire concerti per Subsonica, Ash, The Vaselines, Preoccupations, Blood Red Shoes e Tre Allegri Ragazzi Morti, e di esibirsi in tre locali storici inglesi come The Water Rats, The Pavillon e Dublin Castle.

Malatesta, cos’è cambiato in questo nuovo singolo a livello di sonorità?

"Dopo il suono diretto e abrasivo di ‘Plastic Breakfast’, con reminiscenze anni Novanta, torniamo a suoni anni Ottanta in bilico tra la new wave e il post punk, che anticipa il quinto disco in studio previsto nei prossimi mesi. Insieme al singolo è uscito anche il videoclip in stile molto ‘Kafka’ disegnato a mano e animato da Elisa Turrini, disegnatrice, fumettista e animatrice laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’Isia di urbino".

Il videoclip e la canzone sono stati promossi sia in Italia che all’estero…

"Sì, in Italia siamo usciti su ‘Rumore’ come anteprima e oltre confine per Post Punk New York-Los Angeles. Successivamente sono uscite diverse recensioni positive sulle varie riviste specializzate negli Usa e anche in Messico".

Al Moog, il vostro pubblico potrà ascoltare il brano nuovo e il meglio del vostro repertorio?

"Sì. Sarà una serata molto intima, accogliente, nel cuore storico di Ravenna, adatto per presentare il nuovo lavoro fuori per MiaCameretta Records e distribuito da Believe Digital".

Di cosa parla ‘Glass Factory’? "Di un amore non corrisposto con una forte tensione emotiva che culmina nei versi ‘Hey baby I wanna feel so safeBut you don’t careYou can’t smell or loveEven if you have no cold’. Il brano è immerso in una dimensione onirica e surreale, in cui il protagonista di sente fuori posto, impacciato, sentendo che ogni cosa potrebbe tornare al suo posto grazie all’amore". Avete già fatto un tour di presentazione del singolo. Cosa vi aspetta nei prossimi mesi?

"Cercheremo di suonare il più possibile sia in Italia che all’estero visto che ora è possibile, e ci stiamo già organizzando".

Roberta Bezzi