
Il presidente dell’Ordine, Domenico Dal Re: "Risparmio per il servizio sanitario regionale e per i cittadini"
Da poco più di una settimana è entrata in vigore in tutta Emilia-Romagna la riforma che prevede il pagamento del ticket anche per l’acquisto dei farmaci ‘essenziali’, rimborsati dal Servizio sanitario nazionale e per cui serve presentare la ricetta rossa. Il contributo richiesto è di 2,20 euro a confezione e fino a 4 euro a ricetta, nel caso di acquisto di più confezioni. La riforma, approvata a marzo dalla giunta de Pascale dopo un confronto con i sindacati, è stata definita dalla Regione necessaria per "continuare a garantire la qualità e la sostenibilità economica" della sanità emiliano-romagnola, "messa a dura prova dal sottofinanziamento statale" e legata anche "all’introduzione di farmaci e terapie altamente innovativi". "Un provvedimento sicuramente impopolare – commenta Domenico Dal Re, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Ravenna – ma, a nostro avviso, una scelta purtroppo necessaria per risanare i conti del servizio sanitario regionale. Una misura che, pur gravosa, nasce dall’esigenza di salvaguardare un bene comune irrinunciabile: il nostro servizio sanitario universalistico. Sistema che peraltro ci è invidiato da molti Paesi, spesso considerati più avanzati". Restano in ogni caso esentate dal pagamento del ticket le persone più fragili per reddito, patologie croniche, infortuni sul lavoro, oltre che invalidi, trapiantati. Secondo la Regione questa esenzione si applica a circa 1,65 milioni di cittadini, circa uno su tre.
Per la Romagna, però, potrebbe esserci una via d’uscita, almeno parziale. È aperto infatti in Regione un tavolo con Ausl Romagna e Ordine dei Farmacisti per allargare la lista dei farmaci acquistati in modo centralizzato dall’azienda sanitaria e distribuiti nelle farmacie convenzionate. "L’allargamento della Distribuzione per Conto (Dpc), ovvero la fornitura dei farmaci da parte dell’Ausl attraverso le farmacie convenzionate, consentirebbe un risparmio stimato tra i 3 e i 5 milioni annui per il servizio sanitario regionale. Inoltre, su questi farmaci il ticket non si applica: si tratterebbe quindi anche di un importante alleggerimento delle spese per i cittadini", spiega Dal Re. La distribuzione per conto non è una novità in Romagna, ma una misura adottata dal 2016 proprio a partire dalla provincia di Ravenna e poi in tutta la Romagna. "Grazie alla sensibilità delle amministrazioni, sia di destra che di sinistra, è maturata la consapevolezza che la farmacia può avere un futuro solo se integrata nel Servizio Sanitario Nazionale. Per circa dieci anni, la Distribuzione per Conto ha garantito nella nostra provincia un risparmio medio annuo di circa un milione e mezzo, senza penalizzare il servizio al cittadino e preservando la capillarità e la prossimità", continua il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Ravenna. Tra i nuovi farmaci che potrebbero presto essere acquistati dall’Ausl, ci sono quelli per le patologie respiratorie e cardiache. "Più farmaci sono acquistati dall’azienda sanitaria – ribadisce Dal Re – meno ticket deve pagare il cittadino. Inoltre, l’acquisto centralizzato, pur aumentando la burocrazia per noi farmacisti, consentirebbe un risparmio notevole. Noi ci siamo messi a disposizione e lo ribadiamo. Al contrario, i nostri colleghi emiliani al momento non hanno manifestato questa apertura".
Lucia Bonatesta