REDAZIONE RAVENNA

Torna ubriaco dalla moglie. Nuovo arresto e carcere

In manette un 41enne tunisino che ha violato il divieto di avvicinamento. Ha cercato di abbattere la porta di casa, un episodio simile già a inizio maggio.

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Milano Marittima

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Milano Marittima

Nonostante il divieto di avvicinarsi alla moglie, un cittadino tunisino di 41 anni è tornato sotto casa della donna, completamente ubriaco, e ha dato in escandescenze cercando di abbattere la porta dell’abitazione. Per lui è scattato un nuovo arresto da parte dei carabinieri della stazione di Milano Marittima, con l’ausilio del Battaglione Liguria, presente sul territorio per rafforzare i controlli contro la mala movida. L’uomo, già noto per episodi simili, è stato fermato per le norme previste dal “Codice rosso”. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stato il padre della donna, che abita accanto a lei e che aveva già allertato i militari in occasione del primo arresto, avvenuto lo scorso 3 maggio. Anche in quell’occasione l’uomo, alterato dall’alcol, si era presentato sotto casa della moglie, dalla quale non risulta legalmente separato, in violazione del divieto di avvicinamento disposto dopo una denuncia per maltrattamenti presentata dalla donna alla fine del 2023.

All’epoca era stato arrestato e gli era stata imposta la misura dell’obbligo di dimora a Cesenatico, dove aveva dichiarato di avere parenti, con il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6. La procura aveva chiesto la custodia in carcere, ma il giudice aveva optato per una misura meno afflittiva. Da allora, tuttavia, il comportamento dell’uomo non è cambiato: quando beve, si ripresenta dalla moglie, e spesso la situazione degenera. Anche ieri, dopo l’arresto, si è presentato in tribunale in condizioni tali da riuscire a malapena a reggersi in piedi. Difeso dall’avvocato Massimo Martini – sostituito in aula dal collega Giovanni Fresa – il 41enne dovrà ora affrontare anche questa nuova accusa. Intanto, per i maltrattamenti da cui è scaturito il divieto di avvicinamento, è già fissato per mercoledì prossimo il rito abbreviato davanti al giudice. Questa volta, però, la giudice Natalia Finzi non ha avuto dubbi: visti i reiterati comportamenti e l’inefficacia delle precedenti misure, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Lorenzo Priviato