Tornata la ’Laura Bassi’ La nave rompighiaccio è stata 7 mesi in mare Ha toccato l’Antartide

Terminata la missione scientifica per conto di Enea e Cnr. Ieri l’attracco al porto. Il comandante: "Aiutati anche 92 migranti".

Tornata la ’Laura Bassi’  La nave rompighiaccio  è stata 7 mesi in mare  Ha toccato l’Antartide

Tornata la ’Laura Bassi’ La nave rompighiaccio è stata 7 mesi in mare Ha toccato l’Antartide

La nave rompighiaccio Laura Bassi è tornata ieri mattina nel porto di Ravenna, dopo circa 7 mesi di navigazione e 35mila miglia percorse fino al punto più a sud dell’Antartide, nel Mare di Ross. La missione compiuta per Enea e Cnr si è conclusa positivamente. Attraccata alla banchina Sapir in San Vitale, la nave ha sbarcato ieri pomeriggio i container refrigerati con i primi 217 metri di ‘carote’ di ghiaccio necessari per ricostruire l’evoluzione del clima terrestre negli ultimi 1,5 milioni di anni attraverso lo studio del ghiaccio più antico del mondo. Oltre agli aspetti legati alla ricerca, il viaggio della Laura Bassi è stato ricco di imprevisti.

"C’è un risvolto umanitario che non dimenticherò mai – racconta il comandante della nave Franco Sedmak – e l’abbiamo vissuto dopo la partenza da Ravenna, nel Mar Ionio. Alle 5 del mattino del 29 novembre è stato chiesto il nostro intervento per soccorrere 92 migranti in balia delle onde a bordo di una barca a vela di 15 metri. Tra di loro 23 bimbi, veramente in tenera età". La Laura Bassi ha navigato fino al canale di Suez e nel Mar Rosso, con la scorta armata, per poi entrare nell’Oceano Indiano e dirigersi verso la Nuova Zelanda, a Littletown, dove ha imbarcato i componenti della missione scientifica. "Raggiungere il punto più a sud dell’Antartide, nel Mare di Ross in un’area identificata come la Baia delle Balene – aggiunge Sedmak – non è stato agevole e ha richiesto grande attenzione perché in mare galleggiavano molti iceberg. Siamo scesi fino a 69° Sud, quindi, superando anche i famosi ’40 ruggenti e 50 urlanti’, tanto temuti dai velieri di alcuni secoli fa per le pericolose tempeste. Abbiamo incontrato raffiche di vento a 100 nodi (circa 186 km orari, ndr) e onde di 8-10 metri". Nel corso dei mesi di navigazione, soltanto 4 membri di equipaggio sono rimasti sempre a bordo: oltre al comandante Sedmak, Alessio Andriani, Michele Primiciato e Marino Salvatore. "Per noi di Sapir – commenta il presidente del gruppo Riccardo Sabadini – è un onore ospitare ormai da tanti anni la nave del Cnr e dell’Enea che è diventata un’eccellenza internazionale. E provo anche un po’ di invidia per l’equipaggio che si spinge fino a quei punti estremi".

l.t.