Ravenna, 30 maggio 2025 – Il 54enne Lerry Gnoli, l’investitore della tragedia di Pinarella, in cui è morta Elisa Spadavecchia, nella tarda mattinata di oggi alla presenza del suo avvocato Vittorio Manes, è entrato negli uffici della Procura di Ravenna per uscirne quasi quattro ore dopo.
LEGGI ANCHE L’investitore di Pinarella positivo alla cocaina
Camicia sbottonata, occhiali da sole e mani dietro alla schiena. Rigorosamente accompagnato da uno dei suoi quattro figli e dalla partner, perché lui ha la patente revocata.

Un interrogatorio fiume quello del Pm Lucrezia Ciriello per tentare di fare luce sull’incidente verificatosi sabato mattina sulla battigia di Pinarella di Cervia - litorale ravennate - dove il 54enne, con la ruspa con la quale stava spianando la spiaggia, ha travolto e ucciso sul colpo la 66enne turista vicentina Elisa Spadavecchia, insegnante in pensione (è indagato per omicidio colposo).
E sulla sua presenza lì nonostante la cooperativa bagnini abbia a più riprese detto che i lavori erano finiti il 9 maggio, Gnoli ha precisato due cose: che a chiamarlo, a dispetto delle voci di paese, non era stato in nero il gestore di uno stabilimento balneare. E che non si era trattato nemmeno di una sua iniziativa personale tanto più che l’attività ha dei costi legati ad esempio al carburante.
Lui si sentiva insomma pienamente autorizzato pur alla presenza di diversi bagnanti: ha perciò fornito nomi di persone in tal senso che presto la Procura potrebbe ascoltare.
Ha infine negato di essere stato positivo ad alcol e droghe. Sempre ieri a Creazzo, nel Vicentino, c’è stato il funerale della 66enne segnato dal dolore di familiari e amici.