Traghetti, la manutenzione costa 300mila euro

Rovente commissione consiliare ieri: Start Romagna messa sotto accusa per le continue avarie dei mezzi in dotazione

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No ai nuovi traghetti, ma elettrificazione di quelli attuali. Con un’incognita: quanto tempo servirà? Saranno operativi "la prossima stagione estiva compatibilmente con l’iter burocratico" come dice il dirigente di Start Romagna, Stefano Sirri, oppure "si tratta di una scelta di medio periodo e nell’immediato c’è la manutenzione"? come spiega il presidente di Start Roberto Sacchetti o sono più realistiche le parole dell’assessore Giacomo Costantini quando afferma che "ci vorranno alcuni anni"?

Di certo, dalla riunione congiunta di ieri di due commissioni consiliari per discutere dei vari problemi del servizio traghetti, Start Romagna ha tratto la conclusione che nei suoi confronti non c’è proprio apprezzamento per l’operato sul collegamento tra Marina di Ravenna e Porto Corsini. Solo in manutenzione, Start spende 300mila euro. Le critiche sono piovute dalla minoranza, che aveva convocato la riunione, ma anche da consiglieri comunali ed esperti della maggioranza. Le parole più dure contro Start sono piovute da Ancarani (FI), Ancisi (Lista per Ravenna), Grandi (Viva Ravenna), Tardi (esperta per FI), Esposito (FdI), Rolando (Lega) che hanno riassunto i disagi degli abitanti dei lidi nord, ma anche dei turisti, spesso vittime di traghetti fermi per avaria o esasperatamente lenti. Ma anche dai banchi della maggioranza Schiano (M5s) e Perini (Lista de Pascale) non hanno avuto parole dolci. Da esponenti dell’opposizione si è quindi levata la richiesta di dimissioni per i vertici della società che gestisce il trasporto pubblico.

È chiaro che i tempi per l’elettrificazione non saranno brevi. Va predisposto il progetto, svolto l’iter burocratico, eseguita la modifica dei motori. E poi serve l’impiantistica a terra. A proposito di alimentazione, la società ha spiegato perché non è possibile trasformare i motori a Gnl, come proposto a titolo di compensazione dal Gruppo Pir quando avviò il progetto per costruire il deposito costiero di gas naturale liquefatto. Uno studio affidato alla Rosetti Marino ha messo in risalto che non esistono in circolazione mezzi così piccoli alimentati a Gnl, quindi mancano appositi regolamenti e normative per la loro navigabilità. I lavori che invece partiranno nel tardo autunno sono quelli per la sostituzione delle macchinette automatiche che rilasciano i biglietti, collocate all’esterno dei traghetti. Il cantiere doveva aprire in primavera, ma il prolungarsi dell’iter ha suggerito di rinviare l’operazione all’autunno. Infine, il tema del numero minore di auto che da alcune settimane viene imbarcato su ogni corsa tra le due sponde. A sollevare il problema, due mesi fa, è stata una lettera dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) che hanno evidenziato come tra un’auto e l’altra non ci fossero 80 cm di spazio, necessari per aprire senza problemi lo sportello di una vettura in caso di emergenza. La decisione è stata quella di abolire la fila centrale. Start ha assicurato che è in corso una rivisitazione degli spazi per accogliere più vetture in sicurezza.

lo. tazz.